Come sempre accade nel corso di questi appuntamenti, Kiko Argüello ha insistito sulla necessità di nuove vocazioni missionarie per l’evangelizzazione. In questo caso, la meta è l’Asia e in particolar modo la Cina, nuova frontiera dell’evangelizzazione.
Kiko ha esortato anche le famiglie a farsi missionarie e ad andare per il mondo ad annunciare il vangelo. In tutto se ne sono offerte circa 200. «Un successo», secondo Kiko Argüello. «Non siamo un gruppo di beati che stanno all’interno della parrocchia, tutti quelli che sono qui sono stati chiamati a evangelizzare», ha detto. E questo spirito lo ha animato a «creare comunità sull’esempio della famiglia di Nazaret, semplici, come lo erano i primi cristiani che si riunivano mossi dallo Spirito Santo».
Come sempre, a caratterizzare l’incontro un grande clima di allegria e fraternità, realizzato soprattutto dall’abbondanza di adolescenti e bambini nati in seno al cammino. Kiko ha ricordato che le famiglie numerose che nascono da movimento sono «una benedizione. La famiglia cristiana salverà l’Europa, la società e la Chiesa».
E la Chiesa tutta deve essere evangelizzatrice, ogni cristiano deve uscire ad annunciare il Vangelo a tutte le nazioni e a fare discepoli all’interno di una società infarcita di pregiudizi contro la Chiesa, vittima della routine, del piacere e dell’egoismo. Quello stesso egoismo che ci porta a pensare di bastare a noi stessi e ci rende ciechi di fronte all’amore di Dio e ci toglie la speranza. L’uomo, allora, deve «aprire l’orecchio» e ascoltare perché solo così è possibile entrare nell’amore e nella speranza e farsi testimoni di Gesù Cristo.
Monsignor Osoro ha officiato la celebrazione della Parola e, nel corso del suo intervento, ha esortato tutti ad «essere il volto del Signore» nella società contemporanea e a «uscire per annunciare il Vangelo» secondo l’esempio di Gesù perché «Egli ci invia il suo potere, il suo amore e ci dona la sua missione». Allo stesso modo, «ci infonde la sua sicurezza perché sta con noi ogni giorno fino alla fine del mondo e ci alimenta e ci dona la sua pace». Alla fine, l’Arcivescovo si è rivolto a tutti i partecipanti dicendogli che «io sono con voi».
E nel giorno dell’Ascensione, quando Gesù invia i suoi discepoli ad evangelizzare, l’incontro non poteva che concludersi con il canto “Andate ed annunciate ai miei fratelli”, cantato da Kiko per metà in spagnolo e per metà in italiano, in un clima di festa generale.