Le vedi e le vorresti tutte. Bel packaging, tappo cromato, colori stupendi, una varietà sorprendente. E un prezzo che ti lascia a bocca aperta, soprattutto quando arriva la stagione dei saldi. Ma è uno di quei comunissimi casi in cui torni a casa e pensi che, forse, avresti fatto meglio a prendere qualcos'altro. Sto parlando delle inflazionatissime matite di Kiko: non quelle della nuova collezione, che fanno bene il loro lavoro. Ma delle semplicissime eye pencil, che fanno parte della collezione permanente. Ai saldi praticamente le regalano, e arrivano a costare anche meno di due euro. Perché ce l'ho con loro oggi? Ve lo spiego subito. Perché uno entra in negozio trotterellando, le vede, e gli si spalanca un sorriso a centotrentatré denti. Le provi e le swatchi sul dorso della mano e t'illudi ancor di più. Perché lì scrivono e i colori ti paion pure belli, vivaci e pigmentatissimi.
Mica uno può immaginare che invece saranno in lotta perenne con l'occhio. Già, perché io proprio non riesco a farli andare d'accordo. Ma procediamo con ordine. Innanzitutto, io ne posseggo quattro: tre delle quali acquistate in occasione degli scorsi sconti invernali, l'altra appena due settimane fa. Ho la 102, di un bel rosa/lilla, la 103, sul violetto, la 104, celestina, e la 107, di un verdino vagamente acido. Splendidi colori, dicevo, tutti con un gradevolissimo finish perlato. Il cui effetto sarebbe bellissimo, se solo se ne stessero lì dove dovrebbero stare senza creare troppi problemi. Invece l'inghippo sta proprio qui. Solo due, tra le quattro, scrivacchiano sulla palpebra mobile: quella verde e quella rosa. Che poi scrivere è un parolone, perché in ogni caso bisogna passare e ripassare prima di vedere qualcosa. La mina è morbida, ma non scivolano bene sulla palpebra.
Nonostante il sito indichi queste matite occhi come perfette da sfumare, mi ritrovo a dover smentire quest'affermazione: io a sfumarle difficilmente ci riesco. Perché più che altro, se avvicino un pennellino morbido e adatto allo scopo, tendono ad andarsene completamente via. Nulla da fare, dunque. E poi, ma questa è sicuramente colpa mia e del mio solito occhio lacrimoso, non durano. Molte volte, anzi, sono proprio loro a farmi lacrimare e a stravolgermi il look. Come se non le tollerassi. Un mezzo disastro, insomma.Per non parlare di quella azzurra e di quella violetta. Scrivono molto, ma proprio molto, a fatica. E quando si riesce a far risaltare un po' il colore, perdono un po' il loro bel finish shimmer. Il tratto è "smorto", all'apparenza polveroso e molto opaco. A quel punto, se proprio devo ottenere un effetto di questo tipo, preferisco un ombretto matt. Questo è dunque quel che penso delle matite occhi di Kiko. E mi dispiace, perché se le perfezionassero i colori andrebbero veramente a ruba, tanto son belli. Anche a voi danno lo stesso problema? O sono io ad essere difettosa?