Kikyū kurabu, sono go (Balloon Club)

Creato il 28 settembre 2011 da Makoto @makotoster
Speciale Sono Sion
Kikyū kurabu, sono go (気球クラブ、その後,Balloon Club). Regia, soggetto e sceneggiatura: Sono Sion; fotografia:Tanikawa Sōhei; montaggio: Itō Jun'ichi; suono: Shinpei Harakawa;interpreti: Futami Motoki (Jirō), Nagasaku Hiromi (Mitsuko), KawamuraYukie (Midori), Hasegawa Tomoharu (Murakami), Ishida Issei; produzione:Tomita Toshiie per Plusmic CFP; durata: 93'; uscita nelle salegiapponesi: 23 dicembre 2006.Sito ufficiale: http://kikyuclub.com/PIA: Commenti: 2,5/5   All'uscita delle sale: 55/100Punteggio ★★1/2  
Il giorno in cui Murakami (Hasegawa Tomoharu), lostralunato fondatore di un club di appassionati delle mongolfiere, muore per unbanale incidente in motocicletta, Jirō (Futami Motoki) e gli altri ex membri del gruppo,scioltosi cinque anni addietro, si ritrovano per celebrare il defunto echiudere definitivamente l'esperienza comune. L'unica assente al radunoconviviale è Mitsuko (Nagasaku Hiromi), la taciturna e misteriosa ragazza di Murakami, da cui lostesso Jirō era attratto all'epoca in cui frequentava il club. Nel corso dellagiornata, emergono, tra i giovani, ricordi, considerazioni sulla natura dellegame che li unisce, nonché riflessioni sulla personalità sognatrice diMurakami e sul suo rapporto con Mitsuko.Uno dei film meno noti all'esterotra quelli girati da Sono dopo la svolta di Suicide Circle, va acollocarsi, insieme a Into a Dream, Hazard e, soprattutto, a BeSure to Share, in quella porzione di filmografia esigua ma non irrilevanteche si discosta, almeno in parte, rispetto ai canoni più evidenti e di maggiorpresa del cinema del regista. Sebbene la presenza di un tema come quellodell'amicizia, minoritario nel cinema di Sono, così come la partecipazionedell'attore Futami Motoki nel ruolo di Jirō, rimandi immediatamente alprecedente Hazard, l’aderenza ai canoni di un genere popolare (in questocaso il seishun eiga, ovvero il film sui giovani ) e le atmosfere scevredi quegli elementi di eccesso e trasgressione che siamo abituati a ritrovarenelle opere del cineasta, ne fanno un progetto chiaramente più prossimo a BeSure to Share. Anche a livello stilistico, Sono si sforza di mantenere unregistro realistico, ed esprime la propria propensione all’eccentrico senza maideviare esageratamente dai clichè del genere, adottando una fotografia digitalepoco appariscente, una colonna sonora quasi banale, da drama televisivo,una regia e un montaggio da cinéma vérité per descrivere situazioni infondo di plausibile quotidianità, pur nella loro singolarità. E tuttavia, comeavverrà anche in Be Sure to Share, il cineasta non annulla del tutto ilproprio estro, e asseconda piuttosto i dettami del genere per veicolarvil’ennesima storia di alienazione e disgregazione.Strutturato supiù livelli temporali attraverso l’uso di flashback ed ellissi, con la consuetaattenzione alla scansione del tempo tramite l’uso di apposite didascalie, BalloonClub si svolge come un percorso introspettivo scatenato dalla morte di unapersona che ha assunto un ruolo importante nelle vite dei protagonisti. Murakamirappresenta, per Jirō e per gli altri membri del club, una sorta di guidaspirituale verso la quale essi tendono, faticando però a esaudirne leaspettative. Personaggio eccentrico e indecifrabile in perfetto stile Sono,sorta di sgangherato ma ammaliante prestigiatore, egli è soprattutto il simbolodi un’età, la giovinezza, in cui è permesso di sognare e coltivare delleaspirazioni, prima che esse vengano “sgonfiate” dall’approdo all’età adulta. Ilpersonaggio di Murakami non è tuttavia privo di zone d'ombra, in quanto chi nonriesce o non vuole essere incluso nel suo sogno finisce inevitabilmente peressere lasciato indietro ed escluso dalla sua vita. Sarà probabilmente questo aportare alla fine del club, ma è soprattutto Mitsuko, la ragazza di Murakami, afare maggiormente le spese della dedizione del compagno al proprio sogno. Unanno dopo lo scioglimento del club, il protagonista Jirō cerca di ricostruirela storia della relazione tra i due incollando i frammenti di episodinarratigli dalla sua ragazza Midori e da altri membri del club. Quasi come segirasse un film nel film, in questa fase Sono accantona quasi del tutto glialtri personaggi e la vicenda del club per tornare agli albori della suafondazione, focalizzandosi sulla figura inspiegabilmente cupa e malinconica diMitsuko e facendo luce sul suo legame con Murakami. Vengono quindi portate agalla le difficoltà di comunicazione nella coppia e l'evidente incapacitàdell'uomo di scendere a compromessi con il proprio sogno, che si frappone tra idue. [Giacomo Calorio]

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