No, mi spiace: non sono un fanatico di Quentin Tarantino. Onestamente, penso che proprio per questo motivo la mia esaltazione sia degna di essere considerata. Tanto per cominciare, qui non si parla di un capolavoro del cinema, ma di come si rappresenta il puro feticismo: è sempre stato questo il punto di forza di Tarantino ed è qui che lui, secondo me, tocca il vertice.La storia (una vendetta mortale che vi offro molto semplificata in soli 30 secondi) è semplicemente la scusa per introdurre gli elementi che devono essere considerati davvero interessanti. Senza curare l’ordine, si parla di fumetti Manga, morti viventi, spaghetti western, le spade giapponesi di Hattori Hanzo che tagliano arti come burro, abusi sessuali di donne in coma, proverbi Klingon, maestri ultracentenari di arti marziali, sepoltura dei vivi, serpenti velenosi, coltelli, siero della verità, estirpazione degli occhi, follie e tanta cattiveria.Attenzione però: il vero feticismo emerge in quantità “gargantuesca” non appena si scende nei dettagli. Specialmente nell’ambito giapponese (vero focolaio del feticismo) che nel primo volume -oltre al Manga- dedica un ampio spazio al culto delle spade e regala una battaglia finale nel giardino Zen tra una incredibile Lucy Liu (che mai ho visto così affascinante) ed una Uma Thurman -solo il nome è un feticcio- vestita con la favolosa tuta gialla del manifesto (sì, è quella di Buce Lee… e so che in molti hanno comprato quelle scarpe).Nel secondo volume invece il Giappone arriva possente con il tempio di Pai Mei, dove tutte le note caratteristiche dei Japan Movies anni ‘70 risplendono gloriosamente. Ed è qui che arriva forte il vero tocco di classe: Bill non è altri che "cavalletta", il famoso monaco Shao-lin del telefim Kung-fu, con tanto di flautone di bambù e storielle adeguate all’occasione.Sì, sì, va bene: bello il Giappone! Ma di cos’altro si parla? Beh, tanta altra roba:fuggendo dall’ospedale Uma utilizza la ormai troppo famosa “Pussy Wagon” (il video “Telephone” di Lady Gaga…) e quando riemerge dall’essere stata sepolta viva, per prima cosa fa spuntare la mano nella classica posa dei morti viventi, continuando poi nel modo di camminare verso il diner… molto molto zombie. Poi c’è Daryl Hannah… vi prego non ditemi che devo spiegarequale mito sia!Inutile continuare: è tutto così! Si inizia con il dramma a “i due pini” (che ormai per me ha anche un risvolto personale… che qui devo tralasciare) e finisce con la mossa speciale con cui Beatrix Kiddo elimina Bill, quella che lascia solo 5 passi prima che il cuore esploda. A questo punto, però, basta: tutte le curiosità potrete levarvele leggendo direttamente Wikipedia.Il fatto è che fondamentalmente sono anch’io un feticista. Sarà per questo che mi sento così animato dal risultato raggiunto da Tarantino. Quel che serve ora, invece, è un piatto che lo rappresenti degnamente:
Sushi di Hattori Hanzo
Ed ora, che ogni commensale intinga pure i suoi pezzetti di sushi nella salsa di soia per renderlo più saporito, e che poi intercali ogni boccone col rafano e lo zenzero... se lo vorrà.
Enjoy!