Killer joe
Creato il 10 ottobre 2012 da Kelvin
(id.)
di William Friedkin (USA, 2011)
con Emile Hirsch, Matthew McConaughey, Gina Gershon, Juno Temple, Thomas Haden Church
VOTO: ***
Misteri della distribuzione italiana: Killer Joe esce soltanto adesso dopo essere stato in concorso a Venezia 2011, a oltre un anno di distanza. Stessa sorte (anzi, peggio) dell'ultimo film di Alex de La Iglesia, ovvero Ballata dell'odio e dell'amore, presentato a Venezia 2010 (!) e annunciato in uscita per il prossimo 8 novembre: speriamo... e sempre meglio, comunque, del bellissimo Life without principle di Johnnie To, anch'esso in concorso al Lido la scorsa stagione e tuttora 'disperso' nel listino della Fandango: viene da chiedersi per quale imperscrutabile motivo i nostri distributori comprino i diritti di questi film per poi lasciarli cadere nel dimenticatoio e ritirarli fuori dai cassetti nell'indifferenza più generale. Mah.
Meglio evitare polemiche e concentrarsi sul film e basta. E allora parliamo di questo Killer Joe, ultima opera dell'arzillo 77enne William Friedkin, decano del gangster-movie a stelle e strisce (ricordiamo che sono suoi capolavori del genere come Il braccio violento della legge e Vivere e morire a Los Angeles) e ultimamente dedicatosi più che altro... alla lirica. Proprio così! Da sempre appassionato di opera, negli ultimi anni Friedkin ha curato gli allestimenti teatrali di spettacoli come l'Aida e Salome, rappresentati in tutto il mondo. Ebbene, l'anno scorso il regista americano è rimasto a lungo in Italia (a Firenze, per la precisione) per dirigere L'affare Makropoulos, e le malelingue dicono che Marco Muller, alla sua ultima direzione artistica della Mostra del Cinema, lo abbia 'convinto' a girare nei ritagli di tempo un film da portare al Lido...
Così (pare) sia nato Killer Joe, che in effetti assomiglia molto ad un allegro 'divertissement', concepito quasi come un passatempo e volutamente impossibile da prendere sul serio: Friedkin infatti abbandona la drammaticità e la tensione per buttarla sul nonsense, realizzando un poliziesco strampalato e 'caciarone', grottesco ma divertentissimo, con personaggi che ricordano molto quelli 'tarantiniani', nel senso che non ce n'è uno che abbia tutte le rotelle al loro posto: a cominciare proprio da Killer Joe, un poliziotto 'sui generis' che per arrotondare lo stipendio si diletta nel tempo libero a fare il sicario... Costui (un Matthew McCounaughey insolitamente bravo) riceve un'offerta da una famiglia di balordi per uccidere l'ex-moglie del patriarca e riscuotere i soldi dell'assicurazione sulla vita.
Naturalmente niente andrà come deve andare: Killer Joe esegue diligentemente il suo compito, ma riscuotere il denaro si rivelerà ben più difficile del previsto. E allora il nostro, da buon 'professionista', in attesa di ricevere i suoi soldi mette le mani (in tutti i sensi) sul 'deposito cauzionale', rappresentato dalla figlia minore del mandatario: una biondina decerebrata ma indubbiamente carinissima...
Aldilà dell'aspetto goliardico, il film è un'amara istantanea sull'America dei bassifondi, delle roulottes trasformate in case, della gente ignorante e senza speranza che ormai è parte cospicua della popolazione americana (e non solo, purtroppo). Friedkin si è sicuramente divertito molto a girarlo, ma il suo sguardo feroce, sarcastico e inevitabilmente pessimista sulla società moderna (principalmente a stelle e strisce) è evidente e intatto.
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