Qua in Polonia entrare negli asili pubblici ci han detto tutti che e' un po' come in Italia: se non sei un bambino picchiato tutti i giorni da padre alcolizzato e lasciato incustodito e malnutrito da madre che si prostituisce, e' dura. Se sei un bambino figlio di due persone sposate e finanziariamente stabili e' praticamente impossibile.
Per cui non ci abbiamo nemmeno provato, visto che marzo -aprile e' il periodo delle preiscrizioni e noi arrivammo qui quasi a giochi fatti, ci sentivamo gia' il gatto nel sacco quando cercando su google predskola waldorf warszawa mi sono venuti fuori 4 risultati e hanno accettato la Viatrix in quello che ci piaceva di piu'.
Waldorf perche' anche io da piccola sono stata in una scuola di ispirazione Steineriana ed era un ambiente dove le nostre individualita' bambine venivano rispettate e si facevano tantissime attivita' creative.
Siamo andati a visitare l'asilo tutti felici e contenti: appena una maestra ci ha aperto la porta, si e' chinata verso la Viatrix e senza nemmeno dirle ciao le ha levato il ciuccio, dicendo no, sei troppo grande per avere ancora il ciuccio.
Ci sono rimasta di merda
In un secondo ho pensato che
- Steiner si rigirerebbe nella tomba a vedere una maestra che si pregia di insegnare secondo il suo metodo compiere un gesto cosi' aggressivo nei confronti di una bambina mai vista, senza sapere nulla di lei, di noi, del perche' a due anni e 6 mesi e 11 giorni ha ancora il ciuccio.
- chi cazzo ti credi di essere, ti odio e mia figlia qua non ce la mando
A posteriori ho saputo che anche il Senator ha avuto gli stessi pensieri, in ordine inverso.
Dopodiche' siamo entrati a visitare l'asilo, molto carino, il Senator ha commentato a voce alta che e' proprio come camera della Viatrix, con la mini cucina, il mini meccanico, la culla per la bambola etc...il giardino era bellissimo e tutti i bambini razzolavano. La Viatrix, di nuovo ciucciata, si e' fiondata a raggiungerli, avvicinandosi a tutto e a tutti.
Nel frattempo la direttrice senza ancora sapere nulla di noi, ci ha detto che non va bene che lei abbia il ciuccio, che gli altri bambini la prenderanno in giro perche' ha il ciuccio coi bimbi piccoli, che il ciuccio stimola l'appetito e dunque il rischio di obesita' e' maggiore, che per il bene dei bambini i genitori hanno il dovere di levare il ciuccio e non far finta di nulla perche' gli fa comodo e se mia figlia ha ancora il ciuccio e' perche' noi non passiamo abbastanza tempo con lei e dovremmo darle piu' attenzione.
Abbiamo provato a dirle che io non lavoro e quindi da quando e' nata la bimba sguazza nell'attenzione, che la bambina ha appena cambiato stanza casa nazione, ha una sorellina nata da poco, sta imparando a gestire la sofferenza di avere sempre qualcuno lontano, il padre o i nonni..
Niente, quella ci ha ripetuto la sua solfa senza ascoltarci e dicendo che siamo i soliti genitori stressati non aperti alle critiche.
Potevamo dire loro di andare a fare in quel posto ma siccome la Viatrix si divertiva abbiamo fatto buon viso a cattivo gioco e siamo tornati a parlare con la prima maestra, che ci ha spiegato le regole etc.
Che poi si, tutto bello, tutto come me lo aspettavo. Ma ci ha di nuovo scassato le palle sul ciuccio. Almeno a lei siamo riusciti a raccontare della nostra famiglia expat, ma la reazione e' stata abbastanza fredda, tipo, si, ok, ma dovete levarle il ciuccio, e' gia' tardi, anche con il potty training e' indietro, insomma cosa stavate facendo prima di venire qui?
Vivevamo in Francia dove nessuno ti rompe le scatole a spannolinare o meno, a togliere il ciuccio o meno. Poi erano sgomenti perche' Mon Dieu, la bambina non sentiva francese alla maison ma inglese, ma per il resto erano assai piu' liberali e rispettosi dei tempi di ogni bambino.E io ho fatto tale approccio mio.
Ma come vi parlate in inglese? Dovreste parlare in Italiano o in Polacco, senno' sta povera bambina parlera' per ultima nella sua classe!
Certo cosi' impara il polacco non corretto da me e l'italiano non corretto dal Senator, che idea geniale. Comunque e' chiaro che queste tizie non hanno mai visto un bambino bi o trilingue in vita loro se si domandano come mai a due anni e mezzo parla meno degli altri...
Dopodiche' ho sentito il grido disperato di mia figlia...mi e' corsa in contro piangendo tutta rossa, mentre fino a un secndo prima giocava felice con gli altri bambini...dietro di lei una terza maestra con in mano il suo ciuccio.
Le mani addosso, vacca.
Siamo usciti in silenzio, il Senator e' tornato a lavorare, io ho preso il pullman con le bimbe per tornare a casa.
Non facevo che pensare: mavaffanculo
Telefona il Senator, mezz'ora dopo: sai sara' che sono un po' stanco e stressato ma non faccio che pensare mavaffanculo
Tornata a casa, mi sono di nuovo concentrata sulla ricerca da zero:
- kindergarten in inglese o francese no, senno' il polacco non lo impara
- kindergarten cifra folle no
..
e quindi?
ho cercato su google map gli asili pubblici del nostro quartiere, sono quattro, hanno tutti la mail e il sito web molto carino. Uno mi ha risposto subito che sono strapieni anche nella lista d'attesa, un altro mi ha dato appuntamento settimana prossima, spero che sia il segno che hanno ancora posto e non mi fanno andare li' per nulla. Poi magari non essendo una famiglia con patologie non c'e' posto comunque, ma almeno e' una chance.
Domanda pratica: normalmente se l'asilo e' dalle 7.30 alle 17, e' possibile portare i propri figli solo dalle 8.30 alle 13.30? Io vorrei che al pomeriggio la Viatrix e Meraviglia giocassero insieme e continuare a poter portarmele in giro e vivere questo periodo insieme.
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