Piccola osservazione che ho fatto tra ieri e oggi, dopo aver regalato a mio fratello (classe 2003) Kingdom Hearts 1.5, e aver notato come ci abbia speso da subito circa 13 ore di gioco nella sola data di ieri (di sto passo penso di comprarmi una frusta per allontanarlo dalla televisione)
Quando Disney incontrò i Moguri
Kingdom Hearts suscita certamente un fascino particolare e immediato a qualsiasi bimbo, sopratutto per quelli vicini alla mia generazione che vissero il miracolo del Rinascimento Disney contemporaneamente al boom europeo di Final Fantasy (e delle VHS a rotta di collo)sinceramente, se non li vedessi a diretto confronto io la differenza la noterei poco, lo confesso
Mi fa pure strano definirlo "retrogame" sinceramente, perché nella mia ottica d'accanito giocatore dei titoli per Super Nintendo/DOS dell'anteguerra la generazione PS2 sembra sempre moderna, avenieristica...eppure all'anagrafe Kingdom Hearts ha praticamente l'età di mio fratello, quindi due domande è lecito farsele
E su di lui, per forza di cose, non c'è nessun fattore nostalgia che conti: si è innamorato di Kingdom Hearts com'è accaduto per il recente Ni no Kuni (forse addirittura di più), trovandolo a tratti un po' più ostico e spaesante proprio perché KH notoriamente non ha mappe e bussole con stelline ad indicare il percorso, moltissimi combattimenti in più e un approccio dal gameplay più "vasto" (con sequenze platform e i piccoli enigmi qua e la)...ma forse è anche per questo che lo adora alla follia
Si stava meglio quando si stava peggio ?
Lo so che faccio sempre la figura dell'inguaribile nostalgico, ma in verità credo che ci siano molti fattori più concreti a giustificare certe mie uscite...poi chiariamoci: giochi belli, per fortuna, continuano a farne e non sono manco rari come accadeva un paio d'anni fa (opinione mia, almeno) quindi semmai negli ultimi tempi ho notato una vaga flessione positiva, determinata anche dalla rivoluzione di mercato rappresentata da Kickstarter
Il punto è che il videogame, essendo diventato prodotto di massa e fattore trainante d'industrie da milioni di petrodollari, ha complessivamente perso molto smalto, per ragioni ora giustificabili, ora meno
Giustificazioni
Quella principale è che per fare un videogame al passo coi tempi oggi è necessario un budget estremamente più alto rispetto a quello di una volta, poiché alcuni "lussi" (si pensi al doppiaggio, per esempio) col tempo sono diventati standard più o meno irrinunciabili e la cui mancanza viene inevitabilmente percepita come un difetto dal giocatore modernoNon tanto giustificabili
L'ampliamento del mercato, il suo divenire strettamente legato alla dinamicità social e a settori che fino a qualche anno fa sembravano lontani anni luce dal mondo dei videogiochi, ha portato gli sviluppatori ad una ricerca di linearità, di semplificazione, unita ad una poderosa (spesso "misera") presenza scenica
Da qui abbiamo i moderni sparatutto (e non solo) "a corridoio" e quei giochi che sono praticamente dei malcelati film in computergrafica .
Per questi motivi talvolta il passato risulta più moderno, sperimentale e originale del presente (e del futuro prossimo), forse proprio per via di molti limiti tecnici (e non) che spingevano lo sviluppatore a pensare aldilà delle solite quattro mura su cui ultimamente ci si è un po' adagiati
è una lezione, questa, che il Kingdom Hearts può ancora dare, in particolar modo alla sua stessa software house (o quel che ne resta)