Kinked- Famolo strano

Creato il 10 novembre 2013 da Weirde

Titolo: Kinked

Autore: Thea Harrison

Serie: sesto libro della serie Elder races che finalmente sta venendo pubblicata anche in Italia

Trama: Questo libro è dedicato a due sentinelle (guardie) di Dragos, L’arpia Aryal e il mezzo elfo mezzo mutaforma pantera Quentin, ex capo di Pia. Mentre conosciamo poco di quest’ultimo e del suo carattere, abbiamo già avuto modo nei libri precedenti di conoscere Aryal il suo temperamento volatile facile all’ira, la sua incapacità di mentire, il suo lato selvaggio. Quentin sembra il suo opposto: estremamente controllato, capace di ammaliare chi gli sta intorno, ma forse in realtà sono più simili di quanto sembra…….   Quentin e Aryal si odiano e per superare questa loro antipatia che li spinge a prendersi a botte lungo i corridoi della torre, Dragos li manda in missione assieme, riusciranno i due a collaborare o finiranno con l’uccidersi a vicenda?

La mia opinione: Questo libro mi ha lasciato un poco perplessa. Mi è piaciuto , ma al tempo stesso aveva il potenziale per essere molto più bello ed incisivo, è come se fosse stato scritto in fretta, specie il finale, o come se l’autrice non avesse avuto il coraggio di spingersi agli estremi che i personaggi che aveva creato necessitavano. 

Partiamo dall’inizio, che è la parte che mi è piaciuta di più. Aryal lo sappiamo è facile all’ira, un poco pazza, selvaggia, ma molto leale con chi ama. Perciò quando la nuova sentinella Quentin arriva, lui così perfetto, bello, freddo e controllato, già a pelle le sta antipatico, soprattutto perchè neppure lei è immune alla sua bellezza. Inoltre si chiede cosa lo abbia spinto a volere quel ruolo visto che non sembra apprezzare Dragos, può averlo fatto per Pia che è sua amica…ma Aryal è sospettosa di natura, sente che ha degli ulteriori motivi e vuole scoprirli. Sente che è colpevole di qualcosa e lo pedina costantemente. 

Quentin di per sé non avrebbe nulla contro Aryal, non è per nulla il suo tipo, ma ne ammira la forza, la capacità di essere se stessa in qualunque modo o situazione senza vergogna o remore…forse addirittura la invidia un poco poiché lui, figlio di un mezzo elfo bianco e mezzo nero, sente dentro di sè pulsioni che ritiene invece sbagliate e cerca di controllare sempre e comunque. Ha veramente deciso di diventare una sentinella per Pia e odia che Aryal lo pedini notte e giorno perseguitandolo, ritenendolo colpevole di chissà quali crimini. Lo odia perché in fondo l’arpia ha ragione, ha davvero commesso un grave errore in passato che ha fatto quasi uccidere Pia e ora vuole espiarlo.

Perciò Aryal odia Quentin e Quentin odia Aryal e si menano ad ogni occasione. Dragos li manda in missione in terra elfica con l’ordine di imparare a collaborare ma in realtà i due, entrambi un tantino fuori di testa, sono decisi ad uccidere l’altro e a farlo sembrare un incidente.

Ottime premesse, non trovate? La tensione sessuale è già palpabile tra i due, anche se non vogliono ammetterlo, stare soli li spingerà agli estremi e la loro lotta si trasformerà in amplesso, ma sono troppo complicati per non contrattare anche sulle loro relazioni fisiche. Entrambi dominanti, contrattano che l’uno sarà sottomesso all’altro per 15 minuti e questo apre il vaso di pandora. Aryal è istintiva non è che rimugini a lungo sulle cose trova che le piace e tanto le basta….ma Quentin rimane sconvolto dal sapere che gli piace sottomettersi a lei, quasi quanto averla sottomessa davanti a lui…..tutto ciò che nella vita ha cercato di sopprimere l’oscurità che ha dentro è libera nel sesso violento con Aryal e non sa se ciò è bene o è male….

Ora da qui il libro declina. Poiché l’autrice lascia in sospeso il loro rapporto privato per introdurci la parte di avventura del libro, un nemico potente, ferite gravi tagliano le gambe al rapporto privato. E’ stato troppo semplicistico, a mio avviso, rendere Aryal moribonda e gravemente ferita, cosicché Quentin si renda conto di qianto tenga a lei. Come lo stesso Quentin rivela troppo presto ad Aryal le sue colpe verso Pia e Aryal è troppo veloce a perdonarlo. Tutto è troppo veloce. E Quentin come personalità non l’ho pienamente capito, l’ho intuito, ma passa da uno stato d’animo all’altro troppo velocemente ed incoerentemente a tratti.

Prima la odia, poi la vuole sottomessa, poi l’ammira, poi l’invidia, poi vuole che lo domini, poi ne ha pietà, poi la ama e la vuole come compagna……poi la riodia….

Risolto il problema del cattivo della situazione, molto velocemente, i due tornano a casa e altrettanto velocemente viene risolto il problema fisico di Aryal…..mentre il loro rapporto e le sue incongruenze sembrano risolversi da sole. Non è chiaro, se amano il BDSM o semplicemente amano il sesso violento. Lo amano fare strano e lì rimaniamo….. Sono entrambi estremi nei loro sentimenti e nel modo di esprimerli e si sono trovati e tanto gli basta.

Che voto do quindi al libro? Non riesco a dare più di 7 per colpa del personaggio di Quentin, se avessimo seguito di più il punto di vista di Aryal a mio avviso il libro ne avrebbe giovato.

Comunque come ogni libro di Thea Harrison non manca di poesia eccone qualche estratto che vi avevo anticipato:

"Mentre la pantera trovava la sua pace nel grembo dell’arpia, questa gli carezzò i capelli e scoprì la tenerezza. Ogni cosa che giaceva distorta fra di loro divenne finalmente chiara, mentre raggiungevano il cuore del labirinto che avevano percorso assieme."

"Non c’è nulla di sbagliato nell’oscurità. Può essere meravigliosa tanto quanto la luce."

"Molto tempo fa ho fatto un giuramento al compagno che forse non avrei mai avuto. Ho giurato che non l’avrei mai tradito, né avrei mai messo in pericolo la sua vita con la mia avventatezza o la mia impetuosità. Avrei combattuto con lui e per lui e sarei sempre stata al suo fianco ogni qual volta ne avesse avuto bisogno. Non l’avrei mai lasciato, né gli avrei mai mentito, e se solo lui fosse stato paziente e comprensivo con me, anche io avrei imparato a perdonare i suoi errori, perché lui sarebbe stato la cosa più importante della mia vita. Gli avrei donato ogni cosa, tutto ciò che sarei mai potuta essere, se solo lui avesse fatto lo stesso."


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