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Kirikù e la strega Karabà: un cartone di streghe (cattive?) e bambini che salvano il mondo

Creato il 06 gennaio 2014 da Paopasc @questdecisione
Kirikù e la strega Karabà è un cartone del 1998, coproduzione franco-belga-lussemburghese che, come riporta la voce su Wikipedia, è stato scritto e diretto da Michel Ocelot. A causa della nudità dei seni delle donne e del piccolo Kirikù presenti nel cartone, cosa del resto consueta nei villaggi rappresentati nel film, ha avuto difficoltà di distribuzione nei paesi anglosassoni. La nudità dei seni e di Kirikù nel cartone non è nè volgare nè oscena, è una nudità etnica senza implicazioni sessuali, come quella dei bambini del resto, che dà forza e credibilità al racconto, fantastico sì ma basato su temi tradizionali dell'Africa occidentale  che, in diversa salsa, si ritrovano in tutto il mondo e in tutte le favole. A questo, però, si aggiunge una caratteristica particolare, che scoprirete alla fine del film, che rende il messaggio di questo racconto leggermente più profondo. Kirikù è un bambino piccolissimo che, appena nato, parla e corre velocissimo ed è pieno di curiosità. Una di queste riguarda la strega Karabà che mantiene il suo villaggio nel terrore e che, si dice, abbia mangiato tutti gli uomini che sono andati a combatterla. "Perchè la strega è cattiva?" chiede Kirikù, ma la madre non sa rispondere. Ma Kirikù è deciso a trovare una risposta a questa domanda e partirà per un viaggio avventuroso e pieno di pericoli.Questo film di animazione è una piccola perla, ha ottenuto due premi e numerosi riconoscimenti della critica. Una puntuale ricostruzione critica sui temi affrontati dal cartone la si può leggere qui (attenzione, contiene informazioni sul finale del film) o, per brevi caratteristiche più tecniche, si può leggere qui.

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