Ha già attirato numerosi visitatori, specialmente in questi giorni festivi, la mostra dedicata a Gustav Klimt presso Palazzo Reale a Milano.
Klimt – alle origini di un mito, realizzata in collaborazione con il museo Belvedere di Vienna e curata da Alfred Weidinger, studioso e autore del catalogo ragionato dell’opera klimtiana, permette al visitatore di scoprire l’evoluzione artistica e personale del celebre artista viennese.
Dalla collaborazione iniziale con i fratelli Ernest e Georg, passando per i lavori realizzati per la Scuola di Arti Applicate, in cui dimostra la sua abilità e versatilità anche nelle opere su commissione, fino alla fondazione della Secessione Viennese (1898), un’associazione di artisti che tentò di superare lo storicismo accademico e creare una nuova estetica, comprendendo anche architettura e arti applicate.
Tra polemiche e accuse, Klimt realizza alcuni dei suoi capolavori, tra cui il Fregio di Beethoven per il Palazzo della Secessione di Vienna (1902), riprodotto integralmente nell’esposizione, dove emerge il personalissimo stile dell’artista, con le immagini ieratiche e gli inserti in oro che richiamano l’arte bizantina, le decorazioni geometriche, la bidimensionalità.
Dopo la dissociazione dalla Secessione, Klimt si dedica a nuovi progetti, rinnova e trasforma la sua pittura: nel percorso dell’esposizione è possibile vedere alcune celebri opere, come Acqua in movimento, Fuochi Fatui e Salomé, rappresentazioni pittoriche della femme fatale, figura d’irresistibile fascino per la cultura dell’epoca; Girasole, ritratto simbolico della compagna Emilie Flöge e rappresentativo dello stile “aureo”; Adamo ed Eva, l’ultima opera, incompiuta, dell’artista. Completano il percorso fotografie e cartoline, oggetti personali, ritratti su commissione, schizzi, e alcuni interessanti paesaggi, come Bosco di faggi.
Palazzo Reale, Milano, fino al 13 luglio 2014.
Per ulteriori informazioni http://www.klimtmilano.it
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