Kobayashi punta a un ritorno in Formula 1

Da F1news @F1Newsinfo

Kamui Kobayashi punta decisamente a un ritorno in Formula 1 dopo aver perso il posto da titolare per questa stagione.

Il giapponese ora fa parte della famiglia Ferrari e corre nel campionato FIA WEC con una 458 GT in coppia con Toni Vilander. Kobayashi non nasconde il grande desiderio di voler tornare a calcare le piste del circus a bordo di una monoposto di Formula 1.

“In questo momento ci sono molte squadre che preferiscono scegliere i piloti in base ai soldi che possono portare in dote piuttosto che in base alle capacità in pista: spero che questa tendenza cambi perché il mio obiettivo è quello di tornare al più presto lì e sto lavorando duramente per riuscirci” ha dichiarato Kobayashi al sito web della Ferrari.

“Intanto non posso far altro che continuare a dare il massimo per la Ferrari nelle competizioni Granturismo ed essere a disposizione della squadra per ogni necessità, come in quest’occasione o quando mi chiedono di contribuire allo sviluppo della monoposto girando al simulatore”.

Ieri Kobayashi ha partecipato al Moscow City Racing guidando una F60.

“Sono rimasto molto impressionato dalla città: sai, vengo da una metropoli come Tokyo dove non si sente così tanto il peso della storia come succede qui a Mosca. Poi mi ha fatto piacere vedere tanto entusiasmo per la Formula 1: si vede che c’è tanta passione e desiderio di vedere delle vere vetture da competizione. Spero che davvero l’anno prossimo si possa tenere il primo Gran Premio in Russia!”

Nell’esibizione a Mosca c’è stato qualche piccolo intoppo, un crash in piena esibizione con la F60.
Kobayashi ha commentato cosi l’episiodio:

“E’ stato bello poter avere la possibilità di rappresentare la Scuderia Ferrari in un evento così importante. Di questo voglio ringraziare nuovamente la squadra e il suo sponsor Kaspersky Lab. E’ importante poter portare la Formula 1 vicino al pubblico come succede in queste attività promozionali: peccato per la pioggia, sicuramente ci sarebbe stata un’affluenza ancora maggiore. L’incidente? L’asfalto era molto scivoloso e c’era anche un dosso particolarmente pronunciato in quel punto e così ho urtato le barriere. Peccato ma sono felice che la squadra mi abbia permesso di tornare in pista dopo pochi minuti”.


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