…e già… la Thailandia riesce ancora a confondermi le idee: meno di una settimana fa stavo celebrando il Songkran in mezzo alla strada e neppure l’acqua ghiacciata sembrava placare l’afa dell’estate “bangkocchiana”; ieri mi sono ritrovato per sbaglio a festeggiare ancora il Capodanno Tailandese ma l’atmosfera era più simile a quella del Carnevale di Rio, temperature comprese; e siamo a fine estate qui in Thailandia! Come si fa a non essere confusi?
La mia prima volta a Ko Kret (anche scritto Koh Kret, เกาะเกร็ด in tailandese) fu quasi per caso in una bella giornata alla fine della stagione delle piogge di oltre 3 anni fa e quest’isola sul Chao Phraya era quasi completamente sommersa dal fiume in piena. Da allora ci sono tornato diverse volte e mi piace venire qui insieme agli amici per fuggire dal caos di Bangkok.
Ieri Arm e Game volevano concludere la breve vacanza facendo qualcosa di diverso dall’andare in piscina o a spasso per templi e così eccoci di nuovo a Ko Kret!
Selfie time!
Sorpresa nella sorpresa: la comunità delle gruppo etnico birmano Mon, che si rifugiò qui alla metà del 1700 e che ancora vive in questa piccola isola conservando tradizioni e cultura originali del loro paese d’origine, termina i festeggiamenti del calendario lunisolare buddhista con qualche giorno di ritardo rispetto alla maggior parte del resto della Thailandia! Eccoci così di nuovo nel pieno dei festeggiamenti… ma senz’acqua questa volta. Infatti la giornata conclusiva del Songkran è festeggiata a Ko Kret con le processioni dei gruppi familiari del luogo da un tempio all’altro, in una sorta di carnevale caratterizzato da danze tradizionali, costumi tipici e gente in maschera che balla allegramente sotto al sole.
Carnevale stile “thai”
Folklore e tradizione a Koh Kret
Ovviamente non potevamo tirarci indietro e, finito il classico giro dell’isola in bicicletta (ci sono diversi posti dove noleggiarne una per 40 baht al giorno), ci siamo intrufolati fra la gente.
Qualcuno via Facebook mi ha chiesto se valesse la pena segnare Koh Kret fra le escursioni da fare a Bangkok e io dico che dipende!
- Da quanti giorni si hanno a disposizione a Bangkok – è un di più molto “local”
- Dalla stagione in cui si viene – venire se il Chao Praya è in piena potrebbe voler dire non riuscire a vedere quasi nulla
- Dal giorno della settimana in cui si viene – trattandosi di una “fuga dalla città per tailandesi” durante la settimana l’isola è quasi deserta e molti ristoranti tipici lungo il fiume e bancarelle di artigianato locale (tipici i cocci realizzati sull’isola) potrebbero essere chiusi
- Da quanto siamo disposti a “sbatterci” per arrivarci visto che nonostante non sia distante ci vuole molto tempo per arrivare
Ovvio che se continuo a tornarci vuol dire che per me vale la pena!
Informazioni pratiche:
Come arrivare:
- La domenica si può facilmente approfittare del battello Chao Phraya Express che alle 9 del mattino effettua una crociera per 300 baht toccando diverse località turistiche (rientro alle 15,30 circa) – partenza e rientro al molo Saphan Taksin.
- Tutti i giorni tranne la domenica è possibile prendere il battello Chao Phraya Express bandiera verde fino al molo N 33 per 20 baht e da qui usufruire dei traghetti che portano per pochi baht direttamente sull’isola – i battelli con bandiera verde sono operativi solamente fra le 6,15 e le 9 del mattino e fra le 15,30 e le 18.
- Tutti i giorni con il battello Chao Phraya Express bandiera arancione fino al molo N 30 per soli 15 baht; da qui si deve proseguire con l’autobus 32 o in minivan fino al molo 33 di Pak Kret. In alternativa con circa 100 baht si può arrivare in Taxi a Wat Sanam Neua da dove continuamente partono e arrivano traghetti che fanno da spola con l’isola per soli 2 baht (questa è l’opzione che di solito scelgo io, troppo pigro per svegliarmi prestissimo nei giorni liberi).
- Tutti i giorni con una long-tail boat ma il costo è decisamente molto elevato (da Saphan Taksin possono chiedere solo andata fino a 1.500 baht).
Mercato
Cosa vedere:
- Una breve sosta nei 5 principali templi dell’isola sono d’obbligo. Wat Poramaiyikawa è il tempio principale e il più antico costruito in stile birmano dalla comunità Mon ed è decorato con marmo italiano!
- Il mercato con i prodotti artigianali e le erbe terapeutiche
- I laboratori artigianali di terrecotte - ce ne sono molti sull’isola, diversi aperti al pubblico per vedere la lavorazione tipica e i prezzi sono davvero bassissimi
Religione
Dove mangiare:
- In uno dei tanti ristoranti che si affacciano sul fiume. Molti di quelli che si trovano lungo la parte principale del mercato hanno balconi con bei panorami
- Per 25 baht è anche possibile acquistare da bere in “bicchieri” in terracotta da riportare a casa come souvenir – in genere con coca cola o caffè ghiacciato
Curiosità su Ko Kret:
Ko Kret è un’isola che non è sempre stata tale: si formò solamente nel 1722 quando venne costruito un canale sul Chao Praya che subendo diverse deviazioni determinò la formazione dell’isola.
Inoltre l’isola è “car-free” ovvero assolutamente senza macchine! Qui si gira a piedi, in scooter o bicicletta!
Veduta aerea di Ko Kret - foto dal web
Non bisogna andare lontani per viaggiare, basta aprire gli occhi e la mente a tutto cio’ che ci circonda
Andrea in Thailandia