Quel che abbiamo è un racconto biografico, un personaggio eroico norvegese e un'impostazione molto paracula ed epica. I due registi indubbiamente ci sanno fare con la macchina da presa riuscendo a costruire una buona impronta leggendaria e dal forte respiro internazionale. Fattore quest'ultimo che però porta sia pregi che difetti, con i primi riscontrabili in una buona dose di visibilità per il film, attori e autori, mentre la seconda con una certa mancanza di anima. Mi è infatti sembrato che tra le bellissime inquadrature marine e la giusta enfatizzazione dell'impresa, si sia un po' dimenticati di inserire il fattore umano, aggiungendo giusto qualche fattore drammatico qua e là (che pare siano stati inventati di sana pianta, ma non avendo visto il documentario originale della storia non posso asserirlo con certezza) così da rendere il tutto un po' meno didascalico.
Insomma un film indubbiamente bello, girato e recitato benissimo, interessante e con il protagonista che si chiama Thor ma carente per certi aspetti (vitali).
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