Kony 2012: Propaganda Illuminata

Da Tnepd

Gli obiettivi della Invisible Children probabilmente, all’inizio, puntavano veramente a mostrare la situazione dei bambini coinvolti in Uganda in decenni di lunghi conflitti. Ultimamente però, l’IC ha difeso la dittatura del generale Yoweri K. Museveni e promosso l’obiettivo degli Stati Uniti di imporre l’AFRICOM (Comando degli Stati Uniti in Africa) all’Africa.

La IC ha prodotto un filmato che sta spopolando su youtube e facebook

E’ un capolavoro della “nuova” propaganda web. Il cortometraggio ha un forte impatto sul pubblico e sfrutta tutte le migliori tecniche “strappa – lacrime”. Alla fine, il film denuncia Joseph Kony, leader del brutale esercito del Lord Resistance Army, dando l’impressione, allo stesso tempo, che la dittatura Museveni e del suo terribile esercito, responsabile di crimini di guerra nella Repubblica Democratica del Congo per la Corte Internazionale di Giustizia, non abbia nulla a che fare con le atrocità commesse contro i bambini in Uganda. Inoltre non informa gli telespettatori sulle migliaia di soldati bambini rapiti da Museveni per vincere la sua rivolta in Uganda nel 1986, lanciando il modello di reclutamento dei bambini soldato in tutta l’Africa.

La rivolta di Kony contro Museveni, infatti, venne lanciata più tardi, l’orribile pratica di rapire i bambini per utilizzarli come truppe era cioè già in vigore.

Guardate in che modo la Invisible Children sfrutta i bambini americani all’inizio del documentario, spostano poi l’attenzione del pubblico in Uganda, dove invece se ne approfittano dei bambini ugandesi, che sono vittime sia dell’LRA che dell’esercito del governo ugandese.

Le immagini sono potenti. Il Dr. Joseph Goebbels e Leni Riefenstahl sarebbero stati orgogliosi di questa opera cinematografica della Invisible Children.

Se Invisible Children fosse infatti una organizzazione seria non collusa con il regime di Museveni e con l’agenda della politica estera statunitense, la stessa avrebbe dovuto informare il mondo sul generale Museveni, che per tre volte di fila ha truccato le elezioni in Uganda. Il generale è il primo che merita la prigione.

Questo incubo ugandese e dell’Africa orientale riceve un assegno in bianco da Washington semplicemente per aver schierato dei soldati ugandesi in Somalia su richiesta degli Stati Uniti. La democrazia, le violazioni dei diritti umani e il genocidio, così, diventano fastidi innocui se servono a far funzionare la politica estera americana o se Invisible Children non li ritiene degni di nota. Questo va oltre all’ipocrisia. I membri di Invisible Children che sostengono questo maldestro progetto (inviare nuove truppe in Africa), dovrebbero farsi qualche serio esame di coscienza (e capire che sono stati ingannati).

A Museveni non frega niente della condizione dei bambini nella regione di Acholi nell’Uganda. In quale altro modo avrebbe altrimenti ammassato 2 milioni di cittadini di Acholi nei campi di concentramento per 20 anni in cui, secondo l’organizzazione mondiale della sanità (OMS), più di 1.000 bambini, donne e uomini morirono per negligenze nelle strutture sanitarie, per la mancanza di un’adeguata alimentazione, per disidratazione, e per la mancanza di servizi igienico-sanitari. Vi sembra una persona che si preoccupa dei bambini?

Al Monthly Magazine, nel settembre del 1994 Museveni rivela altre parti della sua perversa natura: “Non ho mai accusato i bianchi di aver colonizzato l’Africa : Non li ho mai accusati di aver preso schiavi. Se sei stupido, dovresti essere messo in schiavitù. “Ironia della sorte, o forse no, il generale venne ancora più apprezzato da Washington dopo queste osservazioni. Il generale Museveni fu alleato degli Stati Uniti fin dai tempi di Ronald Reagan.

Perchè allora Invisible Children si concentra solo su Kony lasciando stare Museveni, quando in realtà sono due facce della stessa medaglia?

Questi giovani che gestiscono Invisible Childern risultano estremamente pericolosi per il benessere dei cittadini ugandesi e degli altri stati africani, nel loro piano di ampliare la presenza militare USA in Africa. Se gli Stati Uniti fossero stati veramente interessati esclusivamente ad eliminare Kony perchè farlo adesso, quando Kony lasciò l’Uganda nel 2006, dopo aver avviato un negoziato di pace con Museveni che fallì.


Mentre Kony e i suoi combattenti vennero accampati a Garamba in Congo, come concordato nel corso dei negoziati di pace, chi lanciò un attacco militare con aerei ed elicotteri nel dicembre 2008? Il generale Museveni, con l’assistenza degli Stati Uniti. I negoziati di pace, accolti con speranza dai capi tradizionali e religiosi nella regione di Acholi, crollarono inesorabilmente. Secondo Jan Egeland, l’ex sottosegretario Generale per gli affari umanitari delle Nazioni Unite, Museveni voleva già procedere con un attacco militare e ridicolizzo i suoi stessi tentativi di negoziare una pace.

Seguirono immediatamente altre uccisioni, questa volta in Congo, e dal momento che sia Kony che Museveni sono due facce della stessa medaglia, non è chiaro chi abbia commesso le atrocità di Garamba dopo l’attacco che fece fallire i negoziati di pace.

Dopo gli attacchi l’LRA si diffuse nella Repubblica Centrafricana. Si arriva facilmente alla conclusione che sei gli americani e Invisible Children avessero voluto veramente catturare Kony, il dispiegamento delle truppe supplementari dovrebbe avvenire nella Repubblica Centrafricana non in Uganda.

I giovani dietro Invisible Children non capiscono il conflitto in Uganda, eppure se ne sono fatti portavoce. Hanno fatto propaganda e convinto alcune celebrità, tra cui Rihana e P. Diddy, a twittare il loro film di mezze verità. Questo è il modo in cui delle informazioni parziali, diventano la “verità dominante” a livello globale, e distruggono qualsiasi analisi critica (mi vengono in mente certi temi…..;) n.d.r).

E’ come se un gruppo di giovani bianchi impressionabili arrivasse ad Harlem e dicesse: abbiamo notato la vostra grave crisi, vi diciamo noi quale soluzione adottare. Chi potrebbe accettare tale arroganza? Se è inaccettabile ad Harlem, dovrebbe esserlo anche nella regione di Acholi nell’Uganda.

I capi tradizionali Acholi, i leader religiosi e i membri del Parlamento ugandese, sono tutti contrari ad una ulteriore militarizzazione. Non sono però in grado di esprimere le loro opinioni sulla CNN, sul New York Times, o fare un documentario, come Invisible Children. Nei confronti degli analisti internazionali, inoltre, non hanno credibilità.

Eppure, invece di ascoltare le grida dei capi tradizionali e religiosi dell’Uganda che vivono nelle regioni devastate dalla guerra, Invisible Children ha deciso di produrre un bel documentario, che intensificherà solamente il conflitto oltre a supportare ulteriormente il generale Museveni. Chi crede sia giusto che gli Stati Uniti mandino delle truppe in Uganda o in altre zone dell’Africa? Perché queste truppe dovrebbero agire in modo diverso da quelle inviate in Iraq e in Afghanistan?

Il governo degli Stati Uniti e Invisible Children stanno utilizzando il brutale Joseph Kony come spauracchio per giustificare un piano a lungo termine degli Stati Uniti, cioè quello dell’imposizione dell’AFRICOM. Dal momento che tutti sono a conoscenza delle atrocità di Kony, chi si opporrebbe se gli Stati Uniti inviassero un centinaio di “consulenti” per aiutare l’Uganda? Brillantemente subdolo. Naturalmente non si tratta di 100 consulenti e basta, questo è la fase iniziale del piano; probabilmente ci saranno più truppe americane nella regione. Molti dei soldati americani coinvolti hanno già addestrato truppe di Museveni.

L’AFRICOM, l’obiettivo finale, consentirebbe agli USA di poter contrastare la Cina e la sua avida attività di estrazione di risorse, collocandosi nella parte settentrionale dell’Uganda ricca di petrolio, nel Sud del Sudan, nella regione del Congo che confina con il Lago Albert, e nella Repubblica Centrafricana. Le truppe sarebbero in questo modo, vicine anche se si decidesse di sostenere un colpo di stato a Khartoum, in Sudan. Dopo tutto, il ragionamento della politica estera degli Stati Uniti è che, poiché il presidente del Sudan Omar Hassan al-Bashir e il suo ministro della difesa sono stati entrambi incriminati dalla Corte penale internazionale (ICC), pochi verserebbero lacrime per loro.

Gli Stati Uniti sono consapevoli del fatto che i paesi africani si oppongono all’AFRICOM. Cosa possono fare allora gli Stati Uniti? Cacciare un “diavolo” che in questo caso è Kony. Dire al mondo, con l’aiuto di Invisible Children-che la missione è quella di aiutare l’Uganda a liberarsi da questo “diavolo”, che tra l’altro si nasconde da qualche parte nella Repubblica Centrafricana, mentre il dittatore che più recentemente ha truccato le elezioni in febbraio, si trova a Kampala e si incontra con i funzionari statunitensi e i capi di Invisible Children.

Se il vero obiettivo fosse stato semplicemente Joseph Kony, gli Stati Uniti avrebbero usato un drone predatore armato, questo è il modo in cui gli Stati Uniti hanno eliminato diversi presunti leader di Al-Qaeda e talebani, dopo tutto.

Non sembra che Invisible Children sia un’organizzazione indipendente il cui scopo sia quello di proteggere i bambini. Stanno aprendo la strada, sfruttando la brutalità di Kony, all’AFRICOM.

Kony è un incubo, ma Museveni ha causato la morte di milioni di persone in Ruanda, Uganda e Congo. Nel 2005 la Corte internazionale di giustizia ha ritenuto l’Uganda responsabile per crimini di guerra nei confronti del Congo: stupri di massa femminili e maschili; donne incinte sventrate; persone bruciate vive dentro le loro case, massacri e saccheggio. Il Congo ha perso sei milioni di persone dopo l’occupazione ugandese. La Corte ha concesso 10 miliardi di dollari al Congo, purtroppo non è stato ancora pagato un centesimo.

Il Congo riportò in seguito i reati alla Corte penale internazionale (CPI) dell’Aia per i crimini di guerra. L’8 giugno 2006, il The Wall Street Journal riportò che il generale Museveni contatto personalmente Kofi Annan, allora segretario generale dell’ONU e gli richiese di bloccare l’indagine penale.

Sembra che gli Stati Uniti e il procuratore ICC Moreno Ocampo potrebbero esser stati addirittura obbligati. Il generale Museveni e gli alti comandanti militari ugandesi restano non-rinviati a giudizio per i presunti crimini che la Corte Internazionale di Giustizia ha già confermato; solo una faccia delle facce della medaglia è stata incriminata, Kony. Anche il procuratore Ocampo è stato totalmente screditato, i lettori dovrebbero googolare “Ocampo e il caso del giornalista sudafricano.”

C’è un altro documentario che cerca di spiegare la tragedia in Uganda, in modo più sobrio, a differenza della propaganda di parte di Invisible Children.

Speriamo che questo documento possa motivare le persone a fare le loro ricerche e a chiedere alla comunità internazionale che vengano perseguiti e condannati sia Kony che Museveni.

Speriamo che sempre più persone facciano le loro ricerche e non siano vulnerabili alla propaganda di Invisible Children.

Ad esempio, i lettori possono cercare su google termini come “Yoweri Museveni e il genocidio in Congo”, “Kony e Museveni,” “Museveni e il genocidio in Ruanda”, “Museveni e il genocidio Acholi,” e “Il supporto statunitente al dittatore Museveni” (“Yoweri Museveni and Congo genocide,” “Museveni and Kony,” “Museveni and Rwanda genocide,” “Museveni and Acholi genocide,” and “U.S. support for dictator Museveni.”).


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