KOSMOS-76, New World Soldiers

Creato il 12 marzo 2016 da The New Noise @TheNewNoiseIt

Dietro questo nome apertamente cyber si cela Mauro Martinuz, dietro ai dischi di Cannibal Movie, Father Murphy, Umanzuki, tra gli altri; opera da tempo nel suo studio di produzione berlinese Transfert Lab, collabora con la compagnia teatrale Anagoor e ha fatto uscire lavori solisti come Air Protection Office e King Of Tuna. New World Soldiers è un ep – diffuso per ora solo in digitale e pensato per un cortometraggio ancora inedito – che vi farà entrare nel suo mondo scopertamente carpenteriano (le tastiere di “Trust The Eye” e “Wired And Sound” si avvicinano molto ai brani del recente Lost Themes), mentre “Night Vision” è come una visione distorta di elettronica, va specificato in ottica produttiva molto Novanta. L’incubo però continua: questa volta assume le sembianze di un viaggio nel sonno, in “Time Has Come”, industrial e fieramente marziale, ma non credo sia nelle intenzioni del musicista risultare solo affine a quel canone, semplicemente ci sento più tiro, soprattutto nella parte ritmica. Chiude “Whiteout”, lisergica e placida: qui è forte la sensazione di affondare in un dopo-mondo che non prevede vie d’uscita, e dunque Martinuz ci lascia come in sospeso. Come il mio giudizio, che ancora non sa come oggettivarsi nei confronti di New World Soldiers. Attendo comunque le prossime mosse.


Dischi 2015, echoscope records, kosmos-76

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