Kosovo/ Banca Europea per Ricostruzione e Sviluppo. Come nuovo membro avrà nuovo impulso economico

Creato il 29 novembre 2012 da Antonio Conte

Antonio Conte

Distributore di carburante in Kosovo. Foto di Antonio Conte

Antonio Conte – La Repubblica del Kosovo e` divenuta membro della Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERS). A renderlo noto è al Tribuna Economica, giornale di Economia e Finanza con un articolo di oggi 29 Novembre 2012. Questo risultato, per cui l’Italia si è adoperata attivamente, – riporta il breve comunicato – rappresenterà un nuovo passo avanti per l’integrazione del Kosovo in Europa e nelle organizzazioni internazionali, così come per la cooperazione e riconciliazione regionale.

Grazie all’ingresso del Kosovo nella BERS, – continua – potranno essere finanziati progetti per le imprese (immaginiamo che parli di imprese italiane e comunque europee) che vogliano investire in loco, che offriranno nuove opportunità di sviluppo per i cittadini e saranno inoltre ulteriormente facilitati e incoraggiati i rapporti con i Paesi vicini, a beneficio della crescita e della stabilità dell’intera regione. Riporta anche un riferimento “ICE SKOPJE” a conferma che la notizia è bilaterale.

L’ASCA invece con la nota del 16 novembre, aveva già dato la notizia aggiungendo che la Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (Bers) ha deciso a maggioranza di accogliere la Repubblica del Kosovo quale nuovo membro dell’Organizzazione.

La loro fonte è stata la Farnesina che ”Accoglie con soddisfazione questo risultato, per cui l’Italia – si legge nella loro nota – si e’ adoperata attivamente, e che rappresenta uno sviluppo ulteriore a sostegno della stabilita’ del Kosovo e della crescita socio-economica della popolazione kosovara. La membership presso la BERS rappresenta un nuovo passo avanti per l’integrazione del Kosovo in Europa e nelle organizzazioni internazionali, cosi’ come per la cooperazione e riconciliazione regionale”.

Ci si augura che il governo continui le politiche all’emersione del lavoro nero e del controllo dei capitali importati dal lavoro all’estero dei cittadini kosovari nonché del notevole economia delle pompe di carburanti. Fonte importante di sostentamento di molte famiglie negli ultimi anni. Anche il controllo alle dogane è di notevole interesse come dimostrano i continui disordini in area.