Kosovo. Ratificato accordo Pristina-Fmi per prestito da 185mln€

Creato il 10 giugno 2015 da Giacomo Dolzani @giacomodolzani

di Giacomo Dolzani

È stato raggiunto tra il Fondo Monetario Internazionale (Fmi) ed il Governo del Kosovo un Accordo di Stand-By (Asb), ossia un prestito offerto ad un paese in difficoltà finanziarie, che in questo caso ammonta a 185 milioni di euro, in cambio dell’impegno ad implementare una serie di riforme che riportino la stabilità economica; ad annunciarlo è stato oggi l’ufficio del Fmi a Pristina.
L’istituto di credito aveva inviato una squadra di esperti, guidata da  Jacques Miniane, che tra il 28 maggio ed il 9 giugno ha trattato con i vertici dell’Amministrazione kosovara per definire i termini del contratto, arrivando finalmente ad un accordo. Miniane ha comunque specificato che questa cifra verrà elargita soltanto dopo l’approvazione del piano da parte del Consiglio Direttivo del Fmi, che avrà l’ultima parola sulla questione ed il cui giudizio potrebbe arrivare verso la fine di luglio.
Miniane, spiegando le ragioni che hanno condotto al successo delle trattative, ha affermato che: “la crescita economica del Kosovo, nonostante la crisi è rimasta comunque solida, anche grazie alle rimesse dei cittadini emigrati all’estero. È necessario però un incremento della produttività, raggiungendo almeno i livelli dei paesi vicini; un risanamento del sistema economico ed industriale si può ottenere solo limitando la spesa pubblica e reinvestendo risorse nell’apparato produttivo”.
Le promesse elettorali del premier, Isa Mustafa, tra le quali quella di innalzare gli stipendi dei dipendenti pubblici, sarà quindi probabilmente disattesa, compensata però parzialmente dalla decisione, sostenuta dal Fmi, di ridurre le imposte sulle piccole e medie imprese, con l’obbiettivo di fornire un nuovo slancio all’apparato produttivo kosovaro e creare nuovi posti di lavoro.
Dopo la secessione dalla Serbia, ottenuta con una dichiarazione unilaterale di indipendenza l’17 febbraio 2008 e mai riconosciuta da Belgrado, nonostante si siano succeduti diversi governi, Pristina non è mai riuscita a dare un’organizzazione efficiente al Kosovo, creando invece uno stato dove la corruzione è endemica e permea le istituzioni a tutti i livelli, in cui le tensioni etniche con la comunità serba, che vive principalmente nel nord, sono sempre più acute.

da Notizie Geopolitiche



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