KOSOVO, VUK JEREMIĆ ALL'ONU: PER IL DIALOGO, CONTRO GHETTi E FILO SPINATO

Creato il 10 febbraio 2012 da Pasudest
Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite mercoledì ha discusso del Kosovo. Alla riunione è stato esaminato il rapporto trimestrale del segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon, relativo al periodo 16 ottobre 2011 - 15 gennaio 2012, e in questo quadro si è discusso anche del dialogo tra Belgrado e Priština, del lavoro di Eulex e delle indagini sul presunto traffico di organi umani. Il ministro degli esteri serbo, Vuk Jeremić, ha respinto il tentativo di descrivere la situazione in Kosovo in maniera positiva da parte di alcuni stati membri del Consiglio e del ministro degli esteri kosovaro, sottolineando che quello che si può vedere in Kosovo sono ghetti e fili spinati, mentre la popolazione serba è la più minacciata in Europa. "Invito il Consiglio di Sicurzzea a venire in Serbia e in Kosovo per vedere la situazione. Le cose vanno viste così come sono. La Serbia è pronta a dialogare, a scoraggiare ogni tentativo di provocazione e a ciò ci atterremo, ma per favore, non facciamoci illusioni", ha detto Jeremić al Palazzo di vetro. Il capo della diplomazia serba ha ricordato alcuni rapporti di organizzazioni internazionali, come Human Rights Watsch, Osce, Transparency International, nonché il rapporto della Commissione europea, che hanno constatato la crescita della corruzione, la discriminazione della popolazione non albanese, i condizionamenti politici sulla giustizia, la cattiva protezione dei testimoni.
L' Undp, ha spiegato Jeremić, nel suo rapporto constata che il processo democratico non è in sintonia con gli standard democratici, l'Osce ha concluso che ci sono influenze politiche sui processi giuridici, che ai giudici vengono rivolte minacce, mentre la protezione dei testimoni non è efficace.
Jeremić punta anche sui dati della Commissione europea secondo cui gli sforzi nella lotta alla corruzione e alla criminalità organizzata non sono efficaci.
Il ministro degli esteri serbo ha detto che i negoziati sono l'unico modo per raggiungere una soluzione duratura in Kosovo e ha lanciato un appello al Consiglio di sicurezza perché appoggi la risoluzione approvata.
[con la collaborazione di Marina Szikora]

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