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Tra passato e presente, Ruud Krol incarna insieme il calcio che fu e quello attuale.
Una mini bandiera arancione color Olanda vicecampione del mondo, che ha vestito la maglia del Napoli dall'80 all'84, rappresenta forse il miglior libero che abbia mai giocato con la maglia azzurra.
Il passato: il libero, appunto, è un ruolo che nel calcio non esiste quasi più. Si trattata, in pratica, di un difensore che si staccava e, stando più dietro rispetto allo stopper e ai due terzini, era pronto a fare un raddoppio di marcatura per l'attaccante che riusciva ad avere la meglio sul rispettivo avversario che lo marcava a uomo.
Il presente: il calcio totale, o quello che ne consegue. Era il modo di giocare della sua Olanda, che fece il giro del mondo, e che prevedeva di attaccare e difendere in undici. Questo ha permesso a Krol non tanto di segnare gol, ma di imparare a fare tutti i ruoli difensivi, evolvendosi da quello di semplice libero, ormai quasi del tutto scomparso. Il gioco di Benitez, guarda caso, è la naturale evoluzione di quel calcio.
Ce ne vorrebbero difensori come Krol, adesso, e in generale, anche nel Napoli. Uomini carismatici oltre che grandi atleti, capaci di portare avanti un reparto, e, in un certo senso, una squadra.