Kumbha Mela La festa dell’Induismo

Creato il 10 febbraio 2013 da Yellowflate @yellowflate

Per gli Hindu il Kumbha Mela è un sogno collettivo, una sorta di instaurazione temporanea di una città celeste, nell’India settentrionale, alla confluenza dei fiumi sacri Yamuna, Gange e Saraswati. E’ l’incontro di sadhu e pellegrini provenienti da tutti gli angoli dell’India e, ormai del mondo. Il Kumbh Mela è quindi un pellegrinaggio hindu di massa che si celebra in quattro luoghi principali: Prayag o Allahabad, Haridwar, Ujjain, e Nashik. La Maha Kumbh Mela (“Grande” Kumbh Mela) si celebra ad Allahabad ogni 12 anni.

Durante il Kumbh Mela, le rive del Gange si trasformano in piccola città con i mercati e ospedali, e tende per l’alloggio. Vengono allestiti campi tendati per accogliere i milioni di pellegrini ma anche i visitatori e curiosi, e alla sera le luci fuoco illuminano le rive del Gange.

Al Kumbha Mela di Prayag gli asceti e i rappresentanti delle varie scuole filosofiche si riuniscono per discutere le tendenze di una religione, mentre per i milioni di pellegrini che vi affluiscono, è soprattutto l’occasione di vedere con i propri occhi i grandi maestri e gli anacoreti che abitualmente vivono nascosti nei loro eremi.

Kumbh Mela vuol dire Festa del Vaso o della Brocca. Il nome trae origine da un racconto mitologico alla cui base si trova il concetto di equilibrio degli opposti, simboleggiati dalle forze delle tenebre e da quelle della luce. I Deva, o divinità minori benefiche, disturbarono un eremita in meditazione e furono colpiti dalla sua maledizione. Avendo così perso le forze, chiesero aiuto a Vishnu, il dio preservatore, che ordinò loro di unirsi agli Asura, le divinità minori malefiche, per mescolare l’Oceano Primordiale dal quale avrebbero ottenuto l’amrit, il nettare dell’immortalità che avrebbe ridato loro i poteri sovrannaturali. Così gli Asura, vedendo sfumare il loro sogno di supremazia, cercarono di rubare la bevanda ai rivali. Durante la battaglia, che durò 12 giorni celesti corrispondenti a 12 anni terrestri, caddero quattro gocce di amrit sulla Terra. In quei luoghi sorsero Prayaga (l’odierna Allahabad), Haridwar, Nasik e Ujjain, le città sante che tuttora ospitano a turno il Maha Kumbh Mela ecco perchè si parla anche di “festa del vaso” o “festa della brocca”, il Maha Kumbha Mela “la grande festa del Vaso” si tiene a Prayaga (Allahabad) ogni dodici anni, quando il sole entra in Ariete e Giove è in Acquario.

Si ritiene che durante questo periodo, il passaggio dalla Terra verso altri pianeti più alto è aperto, e l’anima può facilmente raggiunge il mondo celeste. Così, con il bagno nel fiume sacro, i peccati del passato vengono lavati via e l’anima raggiunge la Moksha (diventa ammissibile per la liberazione dal ciclo di nascita e morte). Le persone fanno il bagno rituale nel fiume sacro secondo un calendario di date predeterminate, dimenticando le temperature estreme. Questo bagno nel fiume “snam” offre la purezza, la ricchezza e fertilità, e lava via i peccati di coloro che si bagnano in esso. 

Si tratta di 40 giorni di incontri, di musica devozionale, di mantra, di dibattiti filosofici, rappresentazioni sacre, in cui tutti i pellegrini si bagnano insieme nelle acque dei fiumi sacri per celebrare l’universalità della vita spirituale. Fedeli e pellegrini giungono da ogni parte per partecipare a questa celebrazione e si riuniscono per un bagno nelle sacre acque del divino fiume Gange in quanto si ritiene che il bagno purifichi e lavi via i peccati e il male passato nella vita dell’individuo.
Ed è un bellissimo spettacolo da vedere. Ma non è soltanto folclore, bensì un’esperienza di liberazione per tutti. Milioni di pellegrini si affollano nel campo dei sadhu, cercando di vedere il maggior numero possibile di Baba,  facendo elemosina, ricevendo benedizioni e cibo benedetto, condividendo la magica, spirituale atmosfera. Non poche persone troveranno il loro Guru, facendo un salto nell’incognito e unendosi alla fratellanza dei sadhu. Giorno e notte si tengono rappresentazioni sacre e recitazioni delle scritture e delle avventure dei vari avatara divini, canti e cerimonie rituali ai quali tutti possono partecipare liberamente.

Esperienza molto particolare è l’incontro con i sadhu Naga Baba che non indossano abiti e sono ricoperti con strisce di cenere. I Naga Baba sono considerati potentissimi yogi (per la maggioranza maschi, ma anche diverse femmine) e viaggiano sempre in un gruppo foltissimo , completamente nudi e spesso coperti di cenere. Nessuno ha il permesso di avvicinarsi a loro.


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