Durante il Kumbh Mela, le rive del Gange si trasformano in piccola città con i mercati e ospedali, e tende per l’alloggio. Vengono allestiti campi tendati per accogliere i milioni di pellegrini ma anche i visitatori e curiosi, e alla sera le luci fuoco illuminano le rive del Gange.
Al Kumbha Mela di Prayag gli asceti e i rappresentanti delle varie scuole filosofiche si riuniscono per discutere le tendenze di una religione, mentre per i milioni di pellegrini che vi affluiscono, è soprattutto l’occasione di vedere con i propri occhi i grandi maestri e gli anacoreti che abitualmente vivono nascosti nei loro eremi.
Kumbh Mela vuol dire Festa del Vaso o della Brocca. Il nome trae origine da un racconto mitologico alla cui base si trova il concetto di equilibrio degli opposti, simboleggiati dalle forze delle tenebre e da quelle della luce. I Deva, o divinità minori benefiche, disturbarono un eremita in meditazione e furono colpiti dalla sua maledizione. Avendo così perso le forze, chiesero aiuto a Vishnu, il dio preservatore, che ordinò loro di unirsi agli Asura, le divinità minori malefiche, per mescolare l’Oceano Primordiale dal quale avrebbero ottenuto l’amrit, il nettare dell’immortalità che avrebbe ridato loro i poteri sovrannaturali. Così gli Asura, vedendo sfumare il loro sogno di supremazia, cercarono di rubare la bevanda ai rivali. Durante la battaglia, che durò 12 giorni celesti corrispondenti a 12 anni terrestri, caddero
Si ritiene che durante questo periodo, il passaggio dalla Terra verso altri pianeti più alto è aperto, e l’anima può facilmente raggiunge il mondo celeste. Così, con il bagno nel fiume sacro, i peccati del passato vengono lavati via e l’anima raggiunge la Moksha (diventa ammissibile per la liberazione dal ciclo di nascita e morte). Le persone fanno il bagno rituale nel fiume sacro secondo un calendario di date predeterminate, dimenticando le temperature estreme. Questo bagno nel fiume “snam” offre la purezza, la ricchezza e fertilità, e lava via i peccati di coloro che si bagnano in esso.
Si tratta di 40 giorni di incontri, di musica devozionale, di mantra, di dibattiti filosofici, rappresentazioni sacre, in cui tutti i pellegrini si bagnano insieme nelle acque dei fiumi sacri per celebrare l’universalità della vita spirituale. Fedeli e pellegrini giungono da ogni parte per partecipare a questa celebrazione e si riuniscono per un bagno nelle sacre acque del divino fiume Gange in quanto si ritiene che il bagno purifichi e “lavi via” i peccati e il male passato nella vita dell’individuo.
Ed è un bellissimo spettacolo da vedere. Ma non è soltanto folclore, bensì un’esperienza di liberazione per tutti. Milioni
Esperienza molto particolare è l’incontro con i sadhu Naga Baba che non indossano abiti e sono ricoperti con strisce di cenere. I Naga Baba sono considerati potentissimi yogi (per la maggioranza maschi, ma anche diverse femmine) e viaggiano sempre in un gruppo foltissimo , completamente nudi e spesso coperti di cenere. Nessuno ha il permesso di avvicinarsi a loro.