limited edition cover
Dopo la bellezza di ben 5 singoli, finalmente Kylee si decide a pubblicare il suo primo album, il cui titolo è la sua età: 17. I singoli usciti durante il 2010 e il 2011 hanno riservato molte sorprese, e hanno permesso alla cantante di farsi conoscere bene fra il pubblico. L’album ha un ottimo successo, e si posiziona 15° in classifica, vendendo in due settimane circa 16.115 copie, un risultato niente male se si guardano i singoli che non hanno mai superato 18° posizione.
IT’S YOU è una canzone molto divertente, che fin dal primo ascolto aveva catturato la mia attenzione grazie ad uno stile rock, movimentato, ma molto dolce e soffice. La cosa che si può notare è la voce della ragazza che è molto matura rispetto alle sue coetanee giapponesi. Veramente un’ottima canzone per iniziare a conoscere questa artista! CRAZY FOR YOU fù l’ultima a-side rilasciata prima del disco, e grazie alle sue melodie simili a quelle del singolo di debutto, possiamo notare quanto la ragazza sia migliorata in così poco tempo. Il mood di questa canzone, a differenza della precedente, è seria, mostrando in questo una maturità vocale veramente ottima. A seguire, troviamo il primo passo falso del disco: NEVER GIVE UP!. Una canzone estiva, divertente, ma che purtroppo non è riuscita a emozionarmi a causa di una base banale e ripetitiva. La voce di Kylee sembra essere completamente distante dalla base, che non trovo affatto adatta alla cantante. BRAND NEW WAVE feat. Orianthi è il primo inedito del disco, e devo dire che l’inizio promette bene. Ma è quando parte il ritornello che la canzone migliora mostrando una base veramente interessante, divertente e ricercata. Give me a chance to say è il secondo inedito, e si presenta subito con un sound rockeggiante, ma allo stesso tempo divertente. La base della traccia è veramente interessante e ben elaborata, specialmente adoro i suoni elettronici che possiamo sentire durante tutta la durata del brano. Quello che forse mi ha deluso di più è la parte vocale perché non sembra avere lo stesso umore allegro della canzone. A seguire troviamo MUSIC, terzo inedito dell’album. Troviamo una Kylee in forma, allegra, divertita, ma con una performance vocale potente e graffiante. La base riprende i suoni di quella precedente, e per questo non può che piacere (a chi ovviamente adora questo genere). Di sicuro uno degli inediti migliori dell’LP. Kimi ga Iru Kara è la canzone di debutto major della cantante, e si presenta con un sound molto spoglio ma R&B, il che può suonare strano. La voce di Kylee non è il massimo e nonostante sia passato solo un anno e mezzo, possiamo notare ancora tante imperfezioni che col tempo sono poi sparite. ONE STEP ci riporta sul pop/rock, genere in cui la ragazza si trova molto a suo agio. La canzone non riesce però a risaltare nell’album, a causa di una base banale, poco ricercata, che ricopia le tracce precedenti. Vocalmente non le si può dire niente, ma questa canzone purtroppo non riesce a piacermi. La prossima canzone, intitolata missing, ha invece un mood estivo, e lo si può sentire dalla melodia movimentata, rock, potente. La canzone ricorda molto VACANCY (primo singolo indie della cantante). UNNOTICED è una canzone completamente inglese. Kylee ovviamente mostra una fluency ottima grazie alla infanzia passata in America. Le chitarre intonano una melodia molto interessante e accattivante, e insieme alla voce della ragazza che è perfetta in questa canzone, il risultato non può che essere ottimo. Peccato per la durata della canzone! La prossima canzone, Everlasting, è invece il quarto singolo di Kylee. La canzone è una rock-ballad dai toni veramente interessanti e intensi. A differenza della recensione del singolo, ho cambiato idea sulla performance vocale della ragazza nel ritornello, che adesso dopo vari ascolti, trovo adatta e non “urlante” come mi era sembrata. Una delle migliori canzoni di questo “17″. A concludere l’ascolto abbiamo la prima vera ballata del disco: Yours Truly. Una ballata acustica, dove la chitarra intona una melodia sicuramente banale e poco interessante, ma che nel complesso è accettabile, dato anche che si tratta della prima ballata. Vocalmente parlando la voce mi sembra annoiata e poco presente.
Dopo aver debuttato quasi 2 anni fa, finalmente possiamo avere un disco completo di Kylee. Il debutto probabilmente non faceva sperare troppo, ma col tempo la ragazza migliorata. Gli inediti sono veramente tutti molto belli (ballata a parte) mentre coi singoli rilasciati possiamo percorrere l’evoluzione musicale e vocale di questa ragazza. Un album che non ha niente da invidiare alle ultime uscite delle JDive e agli ultimi debutti coreani.
Voto: 7.6