USA, Canada - 2010 di Michael Lembeck con Dwayne Johnson
Favolistica pellicola in cui il cattivo (il wrestler The Rock) si tramuta in buono. Ma il purgatorio dantesco qui viene soppiantato da un universo di redenzione fatto di tutù e calzamaglie. Và da se che i carboni ardenti della situazione di partenza si avviano prevedibilmente ad una tramutazione in dolce dolce miele. E questo è al contempo croce e delizia del lavoro. Il genere cinematografico in questione trova la sua ragione d’essere nell’essere contingentato entro quei predefiniti canoni narrativi che sono funzionali a far riempire le sale di bocche spalancate e sogghigni di voci bianche. Ed è per questo che, nonostante i dignitosi tentativi (in primis la scelta dell’attore protagonista) di rendere trasversale la pellicola, il film rimane comunque indirizzato ai bambini ed escluderei l’estensione dell’audience ad un pubblico con i capelli più tendenti al grigio che al castano. A meno che non si tratti di genitori con molta pazienza.