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L’acciaieria Arvedi prepara una centrale a fluff, località top secret

Creato il 03 luglio 2015 da Cremonademocratica @paolozignani
L’acciaieria Arvedi prepara una centrale a fluff, località top secret

Quattro milioni e 200mila euro di perdita: è andato male il bilancio dell'esercizio 2014 dell'acciaieria Arvedi, che ha potuto pareggiare grazie a un aumento di capitale di 75 milioni di euro effettuato dalla società Finarvedi. E' questa la conseguenza negativa del fermo di 40 giorni delle linee di produzione causato da due incendi verificatisi il 10 ottobre e poi verso la fine del mese. Le fiamme si sono sprigionate nel tunnel sotterraneo dove passano i cavi di media tensione, che alimentano i forni elettrici. Dopo la manutenzione e i necessari controlli, il riavvio non ha avuto buon esito e la linea due è stata costretta a rimanere ancora ferma. Entro la fine dell'anno l'industria siderurgica ha incassato un rimborso assicurativo di 38milioni e mezzo di euro complessivi, di cui quasi 29 milioni a titolo di cessazione di lucro e meno di dieci milioni per il danno emergente. La ripresa dell'attività, in novembre, ha poi ripristinato l'andamento economico dell'industria situata fra Cavatigozzi e il Comune di Spinadesco, anche se nel 2014 ha chiuso in negativo anche il conto di Cremona Ecologia, la società che gestisce lo smaltimento delle scorie, in rosso per 211mila euro. Fra gli altri dati, l'acciaieria ha deciso di vendere la propria tecnologia in Cina, tramite l'industria tedesca Siemens, che infatti ha versato poco meno di un milione di euro all'Arvedi per alcune componenti dell'acciaieria, da inserire in due impianti da cedere ad acquirenti cinesi. Un ordine effettuato dagli Stati Uniti, che entra nel bilancio di quest'anno, ha poi migliorato la situazione. Non ci sono state ripercussioni negative per l'occupazione, a causa dello stop degli impianti. Con i sindacati i dirigenti dell'industria siderurgica stanno esaminando l'organico reparto per reparto. E i rappresentanti dei lavoratori hanno chiesto e ottenuto una ventina di assunzioni. I debiti dell'azienda di via Acquaviva verso il personale, per le ferie non godute, sono infatti aumentati. Emerge inoltre, fra i piani del gruppo Arvedi, un progetto di centrale di produzione di energia elettrica e termica, utilizzando fluff. Il fluff è un materiale di scarto che si trova nelle automobili: parti molli, tessili e non metalliche, di cui le industrie siderurgiche si trovano a disporre poiché acquistano rottami da destinare alla fusione. Il processo di recupero dei materiali molli potrebbe creare l'opportunità di costruire una centrale, mediante un progetto che dovrebbe essere messo a punto quest'anno, con la collaborazione della rete d'imprese Tekne, che svolge ricerca scientifica, e il Centro sviluppo materiali.


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