Un’intesa preliminare era stata raggiunta già lo scorso 12 settembre tra il ministro russo dello Sviluppo Economico Uljukaev, quello degli Esteri ucraino Klimkin e il commissario Ue al Commercio de Gucht, in un incontro a tre tenuto dopo che Mosca aveva espresso preoccupazioni sui potenziali rischi derivanti dall’Accordo per le relazioni bilateriali russo-ucraine.
La decisione è stata contestata da Yulia Timoshenko, in campagna elettorale in vista delle elezioni parlamentari ucraine: «Siamo contrari a questa scelta, dopo le elezioni ci muoveremo per rimediare all’errore».
A Mosca il rinvio è stato accolto con sarcasmo: «La decisione di Unione europea e Ucraina di rinviare l’entrata in vigore dell’Accordo di Associazione fino alla fine del 2015 è in linea di massima la stessa cosa che Viktor Yanukovic stava chiedendo prima di essere deposto – ha dichiarato il minstro degli Esteri Sergej Lavrov -. L’ex presidente voleva rinviare la firma per aver più tempo per riflettere sugli aspetti, dieci mesi dopo le autorità di Kiev hanno preso la stessa decisione, ma ad un prezzo molto più alto… ».