Venezuela: il canarino nella miniera In un contesto assimilabile a quello che fece da teatro ai salvataggi bancari del 2008 che stuprarono l'economia americana, l'attuale economia Venezuelana è nel caos perché la classe dirigente venezuelana preferisce compiacere gli obbligazionisti (debito pubblico - n.d.t.) e gli importatori piuttosto che soddisfare i bisogni fondamentali dei cittadini. Il Venezuela attualmente ha un record di 25 miliardi di dollari verso gli importatori, mentre i suoi cittadini sono sempre più spesso costretti a fare ore di fila per comprare l'acqua potabile e attraversare le frontiere per acquistare farmaci. Nel frattempo il presidente Nicolas Maduro sta deflazionando la circolazione dei dollari per arricchire gli obbligazionisti. Tuttavia il vero problema in Venezuela non è la carenza di dollari in circolazione, ma la crescente crisi idrica. La situazione sta diventando molto rischiosa per il benessere della popolazione. Se Maduro proseguirà a servire i bankster e gli addetti ai lavori, la crisi idrica potrebbe condurre a una guerra civile. In realtà le diffuse carenze idriche riscontrabili in tutto il pianeta minacciano di spingere l'umanità in uno stato di perpetuo disagio sociale e rischiano di innescare una guerra per il controllo di questa preziosa risorsa. Molto è stato scritto sulle guerre per il petrolio (Guerra del Golfo), quelle già combattute per il petrolio e il gas (Primavera araba) e quelle ancora da combattersi per il petrolio e il gas (Ucraina, Siria e Iran). Ciò che a molti sfugge è che le guerre del futuro saranno combattute per l'acqua, mentre il petrolio è destinato a finire in secondo piano. I prossimi dieci anni Secondo diverse 'ricerche' dell'ONU, quasi due terzi della popolazione planetaria entro il 2025 faranno i conti con gravi carenze idriche potenzialmente mortali. Le motivazioni più citate per spiegare la carenza idrica sono l'inquinamento e la scarsa pianificazione che comporterebbe una distribuzione irregolare. Allo stato attuale si tratta di un problema riguardante prevalentemente il Terzo Mondo, tuttavia i rapporti delle Nazioni Unite prevedono che sia l'Inghilterra che gli USA presto inizieranno a soffrire del problema. Negli Stati Uniti è già in corso la messa in scena per portare all'attenzione del grande pubblico i problemi derivanti dalla attuale 'cattiva gestione.' T. Boone Pickens sta acquisendo la Ogallala Water Aquifer, la più grande industria idrica del Nord America. Jesse Ventura nel suo programma Conspiracy Theory ha documentato come la Nestlé stia spedendo gigantesche quantità d'acqua del Grande Lago verso paesi come la Cina, tutto ciò a spese dei contribuenti americani. Da parte mia ho documentato come in posti come la California settentrionale e centrale e l'Oregon meridionale l'EPA abbia iniziato a negare sistematicamente l'accesso all'acqua ai rancher ed agricoltori locali. La Defense Intelligence Agency avverte il Mondo La Defense Intelligence Agency (DIA) ha fatto eco all'ONU affermando che l'instabilità dell'approvvigionamento idrico avrà un enorme impatto sull'intero pianeta, e che presto l'acqua sarà utilizzata come arma. L'ex segretario di Stato Hillary Clinton poco prima di lasciare l'incarico ha definito 'deludente' la relazione della DIA, sottolineando che a causa della 'sovrappopolazione' la domanda d'acqua continuerà ad aumentare, ma la distribuzione riuscirà a tenere il passo. La sovrappopolazione è il nuovo paradigma globalista Si prega di prendere atto che i globalisti non perdono mai occasione per promuovere il falso paradigma della sovrappopolazione per giustificare la loro agenda di dominio globale. In ogni angolo del mondo i globalisti stanno descrivendo la sovrappopolazione come la nuova minaccia dell'umanità. Ciò è diventato necessario perché i globalisti sono convinti che un numero crescente di persone stia aprendo gli occhi sulla frode del cambiamento climatico di origine antropica. Hillary Clinton ha commentato che la scarsità d'acqua prima o poi porterà inevitabilmente a conflitti regionali all'interno degli Stati nazionali e che la sovrappopolazione sia la radice del problema. Si deve riconoscere che i globalisti sono abili a modificare le tattiche per perseguire la loro agenda di dominio globale. Siamo passati dalle scuse fasulle per giustificare le guerre per il petrolio, al fare leva sugli istinti auto-conservativi rappresentati dalla necessità di avere cibo e acqua per sopravvivere. Clinton, le Nazioni Unite e la Defense Intelligence Agency stanno apparecchiando la tavola in funzione di ciò che è stato progettato per il prossimo futuro: una finta carenza idrica globale da sfruttare come arma. Guardate gli ultimi documentari sul tema: molti di essi non fanno che ripetere questo mantra. Stiamo assistendo ad un caso emblematico di dialettica hegeliana in azione. Il progetto di sottomettere il mondo mediante una finta carenza d'acqua, è già in corso. Le relazioni DIA e ONU dovrebbero essere prese come dichiarazioni di intenti, piuttosto che come proiezioni futuristiche. Basta considerare che le seguenti informazioni in merito all'approvvigionamento idrico, già oggi sono realtà. Il venti per cento della popolazione mondiale non ha accesso ad un adeguato approvvigionamento di acqua potabile. Il consumo globale di acqua raddoppia ogni 20 anni, più del doppio del tasso di crescita della popolazione umana. L'avanzata della finta scarsità idrica I fatti appena citati saranno sfruttati dai globalisti tramite il controllo delle risorse idriche e la creazione di nuove, finte scarsità idriche. Il progetto globalista di ridurre il mondo in ginocchio controllando le riserve idriche sta già dando i suoi frutti, dal momento che ben 31 paesi attualmente devono fronteggiare la scarsità d'acqua. Le industrie in mano ai globalisti stanno facendo la loro parte per supportare questa agenda, dal momento che oltre la metà dei grandi fiumi del mondo sono morti o irrimediabilmente inquinati. Ulteriori prove a sostegno di questa tesi sono date dal fatto che nei paesi del Terzo Mondo le malattie trasmesse per tramite dell'acqua costituiscono la prima causa di decesso. I problemi sanitari legati all'acqua sono stati dolosamente esacerbati e oggi la mortalità per loro causa si è innalzata drasticamente. La cosa più tragica è che tali decessi sarebbero per la maggior parte prevenibili. I rapporti ONU e DIA asseriscono che entro il 2025 due terzi della popolazione mondiale vivrà in completa scarsità d'acqua e parziale scarsità di cibo. Saranno molti i soldati disposti a combattere disperatamente nelle future guerre per l'acqua. Questo è il piano di dominio globale portato avanti dai globalisti. In primo luogo stanno facendo ottimi progressi nel privatizzare (cioè rubare) la risorsa più preziosa del pianeta. Una volta preso possesso delle risorse idriche saranno in grado di svolgere con molta efficacia la loro strategia di spopolamento. Il loro piano è incredibilmente malvagio, dato che comporterà lo sterminio di centinaia di milioni, se non miliardi di persone innocenti, ma è anche brillante. Beta Test in Bolivia Quanto accaduto in Bolivia è stato il beta test del progetto per la acquisizione integrale delle risorse idriche. Il default finanziario dei conti pubblici boliviani dovuto al debito pubblico nei confronti della Banca Mondiale ha indotto il governo boliviano a porre sotto amministrazione controllata le risorse idriche del paese, e subito i prezzi dell'acqua sono schizzati del 400%. Questo schema sta ripetendosi anche in Perù, dove la tipica famiglia povera paga i fornitori privati fino a $3 a metro cubo solo per raccogliere acqua piovana contaminata nei secchi, mentre l'acqua corrente per le elite costa ben 30 centesimi a metro cubo. In India alcune famiglie spendono un quarto del loro intero reddito solo per l'acqua. La manipolazione del debito al fine di assumere il controllo delle risorse idriche, non ha luogo solo nel terzo mondo. Il debito pubblico ha paralizzato le economie di Europa e USA, a seguito dei salvataggi delle banche. Quanto tempo dovrà trascorrere prima che i globalisti sfruttino i debiti pubblici insostenibili dei paesi occidentali per appropriarsi delle loro risorse idriche? Quando l'economia americana tornerà a vacillare, i banchieri, armati con le loro macchine da stampa giungeranno in soccorso. Il prezzo del loro intervento, a giudicare da ciò che sta accadendo in Bolivia, sarà il controllo totale delle proprietà pubbliche, tra cui, in cima alla lista, le risorse idriche. La raccolta delle acque piovane e gli impianti di purificazione saranno dichiarati illegali. Per accedere all'acqua bisognerà sottostare alle condizioni poste dalle partnership multinazionali pubbliche-private e potete scommettere - come dimostrano i precedenti succitati - che l'acqua diventerà un bene molto costoso. Il piano di 'legittimazione giuridica' dell'acquisizione dell'acqua americana è già in corso in molti stati, ad esempio in Colorado, dove sono state approvate politiche che vietano la raccolta delle acque piovane o il riutilizzo delle acque di irrigazione. In Bolivia tutto ebbe inizio esattamente in questo modo, e ora la storia sta ripetendosi negli Stati Uniti. Controllando l'acqua i Bankster controlleranno il cibo Il rapporto DIA asserisce che il 70% delle risorse idriche mondiali sono utilizzate per la produzione di cibo. Ne consegue che la scarsità d'acqua condurrà automaticamente alla scarsità di cibo. E che tipo di soluzione offriranno i globalisti per far fronte alla crisi alimentare innescata dalla finta scarsità d'acqua? Le colture OGM resistenti alla siccità, naturalmente. E' tutto molto logico: stanno promuovendo cibi artificiali sulla scia di una scarsità idrica artificiale! Quindi se non morirete di sete e non andrete sul lastrico per acquistare acqua, potrete sempre essere avvelenati dagli OGM resistenti alla siccità. Gli stessi OGM che in alcune ricerche francesi hanno sviluppato tumori sulle cavie da laboratorio. Ancora una volta resto stupefatto dalla genialità di questo piano. Un falso paradigma La nozione globalista secondo cui sia necessario ridurre la popolazione per salvare l'umanità, è basata su fatti non provati e dovrebbe essere considerata un inganno. L'esperienza storica dimostra che il modo migliore di ridurre la popolazione sarebbe attraverso una massiccia industrializzazione. Attualmente il tasso di natalità italiano è dell'1,2 e negli Stati Uniti è dell'1.8. Entrambi i paesi sono il simbolo che nelle società industrializzate il tasso di natalità cali drasticamente. Ogni sociologo vi confermerà che il controllo delle nascite e l'industrializzazione vanno di pari passo. Pertanto basterebbe industrializzare il terzo mondo anziché ostacolarne lo sviluppo, se il vero obiettivo fosse quello di 'salvare il pianeta' (e non assumerne il controllo). Conclusione Come detto, negli USA è già in atto l'attuazione di questo paradigma malsano basato sulla creazione di finte carenze d'acqua, e il vero e proprio furto delle risorse idriche mediante la loro privatizzazione. Alcune regioni americane stanno già sperimentando aumenti dei prezzi al livello del Terzo Mondo. Se tutti gli altri piani globalisti finalizzati all'instaurazione di un unico governo mondiale dovessero fallire, il controllo dell'acqua sarebbe il loro asso nella manica. Chi controlla l'acqua controlla il pianeta. Fonte: www.thecommonsenseshow.com Anticorpi.info
Venezuela: il canarino nella miniera In un contesto assimilabile a quello che fece da teatro ai salvataggi bancari del 2008 che stuprarono l'economia americana, l'attuale economia Venezuelana è nel caos perché la classe dirigente venezuelana preferisce compiacere gli obbligazionisti (debito pubblico - n.d.t.) e gli importatori piuttosto che soddisfare i bisogni fondamentali dei cittadini. Il Venezuela attualmente ha un record di 25 miliardi di dollari verso gli importatori, mentre i suoi cittadini sono sempre più spesso costretti a fare ore di fila per comprare l'acqua potabile e attraversare le frontiere per acquistare farmaci. Nel frattempo il presidente Nicolas Maduro sta deflazionando la circolazione dei dollari per arricchire gli obbligazionisti. Tuttavia il vero problema in Venezuela non è la carenza di dollari in circolazione, ma la crescente crisi idrica. La situazione sta diventando molto rischiosa per il benessere della popolazione. Se Maduro proseguirà a servire i bankster e gli addetti ai lavori, la crisi idrica potrebbe condurre a una guerra civile. In realtà le diffuse carenze idriche riscontrabili in tutto il pianeta minacciano di spingere l'umanità in uno stato di perpetuo disagio sociale e rischiano di innescare una guerra per il controllo di questa preziosa risorsa. Molto è stato scritto sulle guerre per il petrolio (Guerra del Golfo), quelle già combattute per il petrolio e il gas (Primavera araba) e quelle ancora da combattersi per il petrolio e il gas (Ucraina, Siria e Iran). Ciò che a molti sfugge è che le guerre del futuro saranno combattute per l'acqua, mentre il petrolio è destinato a finire in secondo piano. I prossimi dieci anni Secondo diverse 'ricerche' dell'ONU, quasi due terzi della popolazione planetaria entro il 2025 faranno i conti con gravi carenze idriche potenzialmente mortali. Le motivazioni più citate per spiegare la carenza idrica sono l'inquinamento e la scarsa pianificazione che comporterebbe una distribuzione irregolare. Allo stato attuale si tratta di un problema riguardante prevalentemente il Terzo Mondo, tuttavia i rapporti delle Nazioni Unite prevedono che sia l'Inghilterra che gli USA presto inizieranno a soffrire del problema. Negli Stati Uniti è già in corso la messa in scena per portare all'attenzione del grande pubblico i problemi derivanti dalla attuale 'cattiva gestione.' T. Boone Pickens sta acquisendo la Ogallala Water Aquifer, la più grande industria idrica del Nord America. Jesse Ventura nel suo programma Conspiracy Theory ha documentato come la Nestlé stia spedendo gigantesche quantità d'acqua del Grande Lago verso paesi come la Cina, tutto ciò a spese dei contribuenti americani. Da parte mia ho documentato come in posti come la California settentrionale e centrale e l'Oregon meridionale l'EPA abbia iniziato a negare sistematicamente l'accesso all'acqua ai rancher ed agricoltori locali. La Defense Intelligence Agency avverte il Mondo La Defense Intelligence Agency (DIA) ha fatto eco all'ONU affermando che l'instabilità dell'approvvigionamento idrico avrà un enorme impatto sull'intero pianeta, e che presto l'acqua sarà utilizzata come arma. L'ex segretario di Stato Hillary Clinton poco prima di lasciare l'incarico ha definito 'deludente' la relazione della DIA, sottolineando che a causa della 'sovrappopolazione' la domanda d'acqua continuerà ad aumentare, ma la distribuzione riuscirà a tenere il passo. La sovrappopolazione è il nuovo paradigma globalista Si prega di prendere atto che i globalisti non perdono mai occasione per promuovere il falso paradigma della sovrappopolazione per giustificare la loro agenda di dominio globale. In ogni angolo del mondo i globalisti stanno descrivendo la sovrappopolazione come la nuova minaccia dell'umanità. Ciò è diventato necessario perché i globalisti sono convinti che un numero crescente di persone stia aprendo gli occhi sulla frode del cambiamento climatico di origine antropica. Hillary Clinton ha commentato che la scarsità d'acqua prima o poi porterà inevitabilmente a conflitti regionali all'interno degli Stati nazionali e che la sovrappopolazione sia la radice del problema. Si deve riconoscere che i globalisti sono abili a modificare le tattiche per perseguire la loro agenda di dominio globale. Siamo passati dalle scuse fasulle per giustificare le guerre per il petrolio, al fare leva sugli istinti auto-conservativi rappresentati dalla necessità di avere cibo e acqua per sopravvivere. Clinton, le Nazioni Unite e la Defense Intelligence Agency stanno apparecchiando la tavola in funzione di ciò che è stato progettato per il prossimo futuro: una finta carenza idrica globale da sfruttare come arma. Guardate gli ultimi documentari sul tema: molti di essi non fanno che ripetere questo mantra. Stiamo assistendo ad un caso emblematico di dialettica hegeliana in azione. Il progetto di sottomettere il mondo mediante una finta carenza d'acqua, è già in corso. Le relazioni DIA e ONU dovrebbero essere prese come dichiarazioni di intenti, piuttosto che come proiezioni futuristiche. Basta considerare che le seguenti informazioni in merito all'approvvigionamento idrico, già oggi sono realtà. Il venti per cento della popolazione mondiale non ha accesso ad un adeguato approvvigionamento di acqua potabile. Il consumo globale di acqua raddoppia ogni 20 anni, più del doppio del tasso di crescita della popolazione umana. L'avanzata della finta scarsità idrica I fatti appena citati saranno sfruttati dai globalisti tramite il controllo delle risorse idriche e la creazione di nuove, finte scarsità idriche. Il progetto globalista di ridurre il mondo in ginocchio controllando le riserve idriche sta già dando i suoi frutti, dal momento che ben 31 paesi attualmente devono fronteggiare la scarsità d'acqua. Le industrie in mano ai globalisti stanno facendo la loro parte per supportare questa agenda, dal momento che oltre la metà dei grandi fiumi del mondo sono morti o irrimediabilmente inquinati. Ulteriori prove a sostegno di questa tesi sono date dal fatto che nei paesi del Terzo Mondo le malattie trasmesse per tramite dell'acqua costituiscono la prima causa di decesso. I problemi sanitari legati all'acqua sono stati dolosamente esacerbati e oggi la mortalità per loro causa si è innalzata drasticamente. La cosa più tragica è che tali decessi sarebbero per la maggior parte prevenibili. I rapporti ONU e DIA asseriscono che entro il 2025 due terzi della popolazione mondiale vivrà in completa scarsità d'acqua e parziale scarsità di cibo. Saranno molti i soldati disposti a combattere disperatamente nelle future guerre per l'acqua. Questo è il piano di dominio globale portato avanti dai globalisti. In primo luogo stanno facendo ottimi progressi nel privatizzare (cioè rubare) la risorsa più preziosa del pianeta. Una volta preso possesso delle risorse idriche saranno in grado di svolgere con molta efficacia la loro strategia di spopolamento. Il loro piano è incredibilmente malvagio, dato che comporterà lo sterminio di centinaia di milioni, se non miliardi di persone innocenti, ma è anche brillante. Beta Test in Bolivia Quanto accaduto in Bolivia è stato il beta test del progetto per la acquisizione integrale delle risorse idriche. Il default finanziario dei conti pubblici boliviani dovuto al debito pubblico nei confronti della Banca Mondiale ha indotto il governo boliviano a porre sotto amministrazione controllata le risorse idriche del paese, e subito i prezzi dell'acqua sono schizzati del 400%. Questo schema sta ripetendosi anche in Perù, dove la tipica famiglia povera paga i fornitori privati fino a $3 a metro cubo solo per raccogliere acqua piovana contaminata nei secchi, mentre l'acqua corrente per le elite costa ben 30 centesimi a metro cubo. In India alcune famiglie spendono un quarto del loro intero reddito solo per l'acqua. La manipolazione del debito al fine di assumere il controllo delle risorse idriche, non ha luogo solo nel terzo mondo. Il debito pubblico ha paralizzato le economie di Europa e USA, a seguito dei salvataggi delle banche. Quanto tempo dovrà trascorrere prima che i globalisti sfruttino i debiti pubblici insostenibili dei paesi occidentali per appropriarsi delle loro risorse idriche? Quando l'economia americana tornerà a vacillare, i banchieri, armati con le loro macchine da stampa giungeranno in soccorso. Il prezzo del loro intervento, a giudicare da ciò che sta accadendo in Bolivia, sarà il controllo totale delle proprietà pubbliche, tra cui, in cima alla lista, le risorse idriche. La raccolta delle acque piovane e gli impianti di purificazione saranno dichiarati illegali. Per accedere all'acqua bisognerà sottostare alle condizioni poste dalle partnership multinazionali pubbliche-private e potete scommettere - come dimostrano i precedenti succitati - che l'acqua diventerà un bene molto costoso. Il piano di 'legittimazione giuridica' dell'acquisizione dell'acqua americana è già in corso in molti stati, ad esempio in Colorado, dove sono state approvate politiche che vietano la raccolta delle acque piovane o il riutilizzo delle acque di irrigazione. In Bolivia tutto ebbe inizio esattamente in questo modo, e ora la storia sta ripetendosi negli Stati Uniti. Controllando l'acqua i Bankster controlleranno il cibo Il rapporto DIA asserisce che il 70% delle risorse idriche mondiali sono utilizzate per la produzione di cibo. Ne consegue che la scarsità d'acqua condurrà automaticamente alla scarsità di cibo. E che tipo di soluzione offriranno i globalisti per far fronte alla crisi alimentare innescata dalla finta scarsità d'acqua? Le colture OGM resistenti alla siccità, naturalmente. E' tutto molto logico: stanno promuovendo cibi artificiali sulla scia di una scarsità idrica artificiale! Quindi se non morirete di sete e non andrete sul lastrico per acquistare acqua, potrete sempre essere avvelenati dagli OGM resistenti alla siccità. Gli stessi OGM che in alcune ricerche francesi hanno sviluppato tumori sulle cavie da laboratorio. Ancora una volta resto stupefatto dalla genialità di questo piano. Un falso paradigma La nozione globalista secondo cui sia necessario ridurre la popolazione per salvare l'umanità, è basata su fatti non provati e dovrebbe essere considerata un inganno. L'esperienza storica dimostra che il modo migliore di ridurre la popolazione sarebbe attraverso una massiccia industrializzazione. Attualmente il tasso di natalità italiano è dell'1,2 e negli Stati Uniti è dell'1.8. Entrambi i paesi sono il simbolo che nelle società industrializzate il tasso di natalità cali drasticamente. Ogni sociologo vi confermerà che il controllo delle nascite e l'industrializzazione vanno di pari passo. Pertanto basterebbe industrializzare il terzo mondo anziché ostacolarne lo sviluppo, se il vero obiettivo fosse quello di 'salvare il pianeta' (e non assumerne il controllo). Conclusione Come detto, negli USA è già in atto l'attuazione di questo paradigma malsano basato sulla creazione di finte carenze d'acqua, e il vero e proprio furto delle risorse idriche mediante la loro privatizzazione. Alcune regioni americane stanno già sperimentando aumenti dei prezzi al livello del Terzo Mondo. Se tutti gli altri piani globalisti finalizzati all'instaurazione di un unico governo mondiale dovessero fallire, il controllo dell'acqua sarebbe il loro asso nella manica. Chi controlla l'acqua controlla il pianeta. Fonte: www.thecommonsenseshow.com Anticorpi.info
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