di Antonio Bruno*
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Il 15 febbraio a Roma c’è stato un Convegno dell’Associazione Nazionale Bonifiche in cui è stata resa nota l’Indagine nazionale sulla percezione dell’acqua come minaccia e quale risorsa con particolare riferimento al ruolo svolto dai Consorzi di bonifica per la difesa idraulica e la conservazione del suolo nonché per la gestione delle acque. In questa nota la sintesi dei risultati di tale sondaggio
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La testimonianza di Eleonora Daniele
Nubifragi, straripamenti e alluvioni, ma anche scosse telluriche. Emergenze che hanno colpito il nostro Paese, da Nord a Sud, causando danni e disagi ingenti e, in alcuni casi, anche vittime. La situazione più critica è stata nel Veneto, soprattutto nelle zone di Vicenza, Verona e Padova.
La paura, di questo ha parlato Eleonora Daniele l’ha fatto attraverso l’espressione delicata del suo viso delicato e con lo sguardo sperduto di chi ha vissuto la trepidazione dell’attesa di notizie di parenti e amici che potevano perdere la vita. L’ha fatto nella Sale delle Conferenze di Piazza Monte Citorio 123/A davanti a tutti i rappresentanti dei Consorzi di Bonifica d’Italia convenuti a Roma. E’ stato davvero coinvolgente il racconto di Eleonora Daniele che riguardava le popolazioni venete che sono state duramente colpite dalle pesanti avversità atmosferiche, in particolare dalle abbondanti piogge che il 31 Ottobre e nella prima settimana di Novembre 2010. Eleonora ha ricordato a tutti che hanno causato morti, migliaia di sfollati e centinaia di migliaia di persone danneggiate in vario modo con gravi danni (argini, strade, case, aziende...) nei territori di oltre un centinaio di comuni.
Eleonora ha concluso affermando che questi eventi impongono accanto all'impegno solidale e ai doverosi interventi da parte delle istituzioni, l'esigenza di riconsiderare e potenziare le politiche di gestione territoriali e ambientali, sia a livello centrale che a livello locale.
La percezione del Consorzio di Bonifica “Ugento e Li Foggi”
A Roma per discutere dell’acqua, della sua percezione come minaccia e risorsa. Faccio questo lavoro e devo dire che più volte mi sono chiesto se gli abitanti del Salento leccese percepissero il ruolo che svolge il Consorzio di Bonifica “Ugento e Li Foggi”. Mi è venuta in aiuto la SWG una delle agenzie di sondaggi più importanti del nostro paese http://www.swg.it/ che ha studiato scientificamente la percezione degli italiani sul ruolo dei Consorzi di Bonifica. Già la percezione che è definibile come il processo psichico che opera la sintesi dei dati sensoriali in forme dotate di significato. Che significato hanno i Consorzi di Bonifica per gli italiani.
La metodologia attuata
La SWG ha fatto un campione di 800 soggetti maggiorenni residenti in Italia stratificati su base territoriale. I metodi utilizzati per l'individuazione delle unità finali sono stati di tipo casuale, come per i campioni probabilistici. Tutti i parametri sono uniformati ai più recenti dati forniti dall'ISTAT. I dati sono stati ponderati al fine di garantire la rappresentatività rispetto ai parametri di sesso, età, zona di residenza.
L’utilità del consorzi di Bonifica
L’Italia sempre più è un Paese a rischio dal punto di vista della sicurezza ambientale. L’ indagine condotta per l’Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni e presentata a Roma da Roberto Weber, presidente dell’istituto di ricerca SWG, fotografa la situazione di un territorio in crescente pericolo: 3 italiani su 4 sostengono che il Paese si trova a dover fronteggiare una crescente emergenza ambientale.
Disboscamento (58%), abusivismo edilizio (52%), cementificazione dei letti dei fiumi (38%), costruzione incontrollata di infrastrutture (32%), sono – secondo la popolazione - alcune delle cause alla base dei problemi di carattere idrogeologico (frane, smottamenti, inondazioni).
Circa 6 italiani su 10 si sono trovati almeno una volta a dover affrontare qualche disastro legato a fenomeni naturali e il 43% della popolazione ha dovuto affrontare alluvioni, esondazioni o frane/smottamenti, i cui danni, se non evitati, potevano essere senz’altro limitati, intraprendendo un’opportuna opera di prevenzione e manutenzione idrogeologica attraverso una specifica e dedicata attenzione agli alvei dei fiumi, agli argini e ad una generale cura territoriale.
Il rischio di disastri idrogeologici rispetto alla zona di residenza preoccupa quasi la metà della popolazione, che richiede a gran voce un attento e costante monitoraggio territoriale finalizzato ad un’attività di prevenzione.
In questo clima di emergenza acquista quindi più valore l’operato dei consorzi di bonifica, che da sempre si adoperano per la difesa del suolo e la gestione delle risorse idriche la cui presenza sul territorio è riconosciuta dal 67% della popolazione.
I cittadini chiedono oltre all’intervento delle Istituzioni (Ministero, Regioni, Comuni) anche quello di organismi specifici come i consorzi di bonifica. Laddove la presenza dei consorzi è più forte e quindi più conosciuta l’attività svolta, viene maggiormente richiesta la loro opera di prevenzione.
Mai come ora la popolazione si dimostra cosciente dell’importanza di un utilizzo consapevole delle risorse naturali, prime tra tutte l'acqua, e della necessità dell’opera dei consorzi di bonifica, la cui presenza viene considerata indispensabile non solo nelle zone agricole, ma anche in quelle urbanizzate.
E anche se non tutte le attività svolte dai consorzi di bonifica risultano conosciute dalla popolazione , non sembrano esserci dubbi sull’importanza del doppio ruolo, cui sono chiamati i consorzi: limitare i danni provocati dai fenomeni alluvionali (93%) e rimettere in sicurezza idrogeologica i territori colpiti (92%).
Prevenzione, Informazione e Pianificazione
I consorzi di Bonifica svolgono una corretta opera di manutenzione lungo i corsi d’acqua perché sono consapevoli che tale attività è l’arma contro il rischio idrogeologico. Prevenzione, Informazione e Pianificazione a questo contribuisce l’azione del Consorzio di Bonifica “Ugento e li foggi”. Noi del Consorzio facciamo la nostra parte affinché non si arrivi più all’emergenza, affinché la prevenzione, la buona gestione del territorio, il monitoraggio e la segnalazione alle autorità competenti di situazioni di illegalità e di rischio lungo la rete idrografica del Salento leccese, diventino attività ordinarie e quindi strategie vincenti.