L’acqua non dimentica: alle origini dell’omeopatia

Creato il 30 dicembre 2011 da Rossellagrenci

Non ho mai parlato della medicina omeopatica fin qui, perchè ho dato per scontato che fosse abbastanza conosciuta. Mi curo da decenni così e credo fermamente nel suo utilizzo, in quasi tutti i campi. Oggi però, ho deciso di riportarvi un articolo di Eurosalus molto interessante sulle ultime scoperte del premio nobel Montagner.

Oggi siamo tutti abituati ad usare i campi elettromagnetici per la nostra vita quotidiana (dal cellulare al forno a microonde) e anche l’acqua ha voluto la sua parte. Da anni i fisici hanno studiato le particolari caratteristiche dell’acqua quando viene attivata in particolari condizioni, ma è sempre stato difficile trasportare nella pratica medica le loro scoperte. Il dottor Montagnier, invece, è stato in grado di rileggere in modo scientifico e ripetibile quello che avviene durante l’attivazione biologica delle molecole d’acqua gettando le basi per una utilizzazione clinica delle sue scoperte.

La descrizione delle sue ricerche è in questo momento meno importante del loro significato di cambiamento epocale. La medicina omeopatica ad esempio ha fatto sempre riferimento a questa possibilità di attivazione dell’acqua, fornendo però dati non sempre ripetibili e documentabili. Oggi Montagnier ha riletto anche questa possibilità, apendo sicuramente la strada ad una revisione scientifica dell’omeopatia e ad una revisione critica da parte di quei settori della medicina che tuttora contiuano a ritenere che l’energia elettromagnetica serva per telefonare o per sentre la radio, ma che non abbia alcuna possibilità di ingresso e di valutazione negli organismi biologici. Attraverso una metodologia innovativa e una lettura di risultati squisitamente fisica e biofisica, Montagnier ha potuto invece documentare ciò che da tempo si pensava.

Per leggere l’articolo per intero andate qui.


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