Il vecchio leone italiano del motociclismo ha deciso di appendere il casco al chiodo.
Loris Capirossi si ritirerà a fine stagione dopo 22 anni di corse: ieri l’annuncio durante la conferenza stampa dal paddock di Misano Adriatico dove domenica si correrà il GP di San Marino.
Le ultime apparizioni di Capirossi in sella alla Suzuki, prima, e alla Ducati del team Pramac, poi, non sono state esaltanti con il pilota italiano relegato alle ultime posizioni del gruppo della MotoGP; le ragioni della decisione sono forse non solo da ricercarsi nell’inadeguatezza fisica di Loris o nella limitatezza dei mezzi offerti dalla Suzuki ma anche, e soprattutto, nella mancanza di stimoli, della scintilla che accende un pilota nel momento più caldo della corsa.
Loris Capirossi su Honda nel 1991
Capirex lascerà il circo dei motori dopo 22 anni di sudore e velocità, di sorpassi e cadute, con in tasca due titoli mondiali vinti in 125 (1990-1991) in sella alla Honda RS125R ed uno in 250 in sella alla Aprilia (curiosamente con un imberbe Rossi come compagno di squadra).
Memorabili sono stati gli anni alla Ducati in sella alla quale Capirex si è regalato diverse soddisfazioni ed ha contribuito allo sviluppo del bolide rosso con cui Casey Stoner ha conquistato il titolo.
Pilota ostico e incarognito, Capirex ha deliziato spesso le platee con azioni da campione, sorpassi al limite e spesso gli anche toccato fare a sportellate con gli avversari come ricorderà Tetsuya Harada.
Il celebre contatto Capirossi-Harada che regalò il titolo 250 all'italiano
La prima reazione del paddock di Misano è tutta nelle parole di Valentino Rossi: “E’ uno veloce e abbiamo fatto tante battaglie insieme. Anche nei duelli tra Loris e Biaggi, io tifavo per lui”.
Loris Capirossi e Valentino Rossi compagni di squadra alla Aprilia nel 1998
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