Lo smilodonte non cacciava come i moderni felini: era più lento di un leone o di una tigre, ma decisamente più massiccio, per cui doveva puntare necessariamente verso prede grandi e relativamente lente; non uccideva con un morso prolungato sul collo, ma atterrava la preda e infliggeva un solo colpo letale con le sue lunghissime zanne.
Ma c'è un problema: fino ad oggi, i paleontologi non si sono spiegati in termini ragionevolmente accettabili come lo smilodonte potesse convivere con le sue zanne.
Avere denti lunghi 20 centimetri non è di certo facile se si dispone di una muscolatura simile a quella di un leone, come si è sempre ipotizzato.
La tigre dai denti a sciabola, quindi, deve aver necessariamente sviluppato un sistema per utilizzare efficacemente i suoi enormi denti. Fortunatamente, gli scavi eseguiti in tutto il mondo hanno portato alla luce diversi fossili di smilodonte, tramite i quali il professor Per Christianses, della Aalborg University, ha potuto sviluppare un modello in grado di dimostrare come questo enorme felino preistorico potesse servirsi delle sue zanne.
Gli smilodonti più grandi cacciavano prevalentemente bisonti, cavalli, cuccioli di mastodonte e gli ormai estinti bradipi giganti. Ma non attuavano una strategia di soffocamento come i leoni: le tigri dai denti a sciabola avevano infatti un morso più debole dei moderni felini, non adatto a soffocare un animale di grossa taglia.
Di certo, questo predatore era dotato di un'efficiente muscolatura innestata tra la mandibola e la mascella, anche se più delicata e meno potente di quella di un leone; ma la sua abilità più straordinaria era la capacità di aprire la bocca con un'ampiezza decisamente superiore rispetto a tigri e leoni.
"Assalivano la preda" continua Christiansen, "la buttavano a terra e le giravano il collo con le loro potenti zampe anteriori. Poi davano un veloce, potente e profondo morso alla gola o al collo. Ma non c'era alcun morso di soffocamento lungo un minuto, come quelli osservati nei grandi felini moderni, per soffocare la preda. Le tigri dai denti a sciabola non avevano i muscoli adatti per farlo".
Studiando i crani di questi predatori, Christiansen ha compreso il perchè le tigri dai denti a sciabola abbiano sviluppato questa tecnica di uccisione: man mano che i loro denti si allungavano seguendo il corso dell'evoluzione, i loro muscoli mandibolari diventavano sempre più piccoli, ma le fibre muscolari si orientavano in senso verticale, per rendere più efficiente la chiusura della bocca.
Se avessero attuato una tecnica di uccisione simile a quella dei felini moderni, i loro muscoli sarebbero stati sottoposti a uno stress che ne avrebbe deteriorato l'efficacia, e questi predatori si sarebbero esposti al rischio di fratturare la mandibola. Mantenere un morso potente per tempi prolungati avrebbe potuto mettere a rischio la loro capacità di nutrirsi.
Man mano che la loro evoluzione procedeva, hanno quindi sviluppato una tecnica di uccisione basata su un singolo e potente affondo piuttosto che su un lento soffocamento della preda.
How a Smilodon sabretooth cat closed its gaping mouth