Per capirlo è necessario un termine di paragone che ci permetta di confrontare la sua dimensione con qualcosa a noi conosciuto. Purtroppo in questo esercizio non ci sono molto d’aiuto neppure le carte geografiche comunemente usate nelle scuole, stampate negli atlanti o usate come sfondo nei telegiornali.
La più comune rappresentazione del globo terrestre ancora oggi usata è quella del cartografo fiammingo Gerardus Mercator che nel 1569 pensò bene di mettere il suo paese centro e da li guardare il resto del mondo. Così facendo però ottenne un risultato balzano deformando le superfici degli altri paesi. Quelli sopra l’equatore -posto ben al di sotto della mezzeria- risultano ingranditi mentre tutti quelli che si trovano a sud risultano sempre più piccoli. Prova più che evidente dell’incongruenza dimensionale sono le grandezze di Africa e Groenlandia. Nella carta di Mercator sembrano uguali; in realtà l’Africa ha una superficie di 30 milioni di chilometri quadrati mentre la Groenlandia solo di 2.3 milioni… praticamente meno di un decimo!
A rimettere finalmente le cose nelle giuste proporzioni è arrivato infine il tedesco Arno Peters che con la sua carta pubblicata del 1973 ha riequilibrato le dimensioni riconsegnando la giusta importanza -anche visiva- di Africa, America Latina e Australia -tutta la parte sud del globo terrestre per intenderci.
Ma allora quanto è grande l’Africa?
L’Africa è grande… non solo geograficamente ma anche per le sue immense ricchezze, finora depredate e usate da folli governanti per i propri folli scopi.
L’Africa è grande… per la ricchezza delle sue genti, per le sue donne straordinarie -vere artefici dello sviluppo- e per i suoi coraggiosi bambini.
L’Africa è grande… e un domani speriamo non troppo lontano concorrerà in modo determinante a costruire il futuro di un mondo migliore.
L’Africa è piccola solo nella nostra testa e il fatto che la percezione delle sue reali dimensioni sia totalmente distorta spiega meglio di tante parole perché si ha così poca conoscenza del continente più vicino.