L’agenda Grillo e le probabilita’ di un governo PD-M5S

Creato il 01 marzo 2013 da Ilbocconianoliberale @ilbocclib

Il caos. Il pandemonio. In mezzo a questa situazione tra il tragico e il comico, ripartiamo da un punto fermo. Cosa vogliono i grillini? Online ho trovato la seguente “agenda Grillo”. Analizziamola assieme per cercare di capire cosa puó essere realisticamente fattibile e su quali punti ci possa essere una convergenza col PD di Bersani, a cui andrá il malaugurato compito di cercare di formare un governo. Dunque:

1 – Legge anticorruzione
2 – Reddito di cittadinanza
3 – Abolizione dei contributi pubblici ai partiti (retroattivi da queste elezioni)
4 – Abolizione immediata dei finanziamenti diretti e indiretti ai giornali
5 – Introduzione del referendum propositivo e senza quorum
6 – Referendum sulla permanenza nell’euro
7 – Obbligatorietà della discussione di ogni legge di iniziativa popolare in Parlamento con voto palese
8 – Una sola rete televisiva pubblica, senza pubblicità, indipendente dai partiti
9 – Elezione diretta dei candidati alla Camera o al Senato
10 – Istituzione di un politometro per la verifica di arricchimenti illeciti da parte della classe politica negli ultimi vent’anni
11 – Massimo di due mandati elettivi
12 – Legge sul conflitto di interesse
13 – Misure immediate per il rilancio della piccola e media impresa sul modello francese
14 – Ripristino dei fondi tagliati alla Sanità e alla Scuola pubblica con tagli alle Grandi Opere Inutili come la Tav
15 – Informatizzazione e semplificazione dello Stato
16 – Accesso gratuito alla Rete per cittadinanza

ANALISI

1 – Legge anticorruzione. 

Proposta lodevole. E’ molto naïf pensare che basti una legge per combattere la corruzione. La corruzione si combatte riducendo le risorse che i politici intermediano attraverso le tasse e la spesa pubblica. Peró é tutto sommato una proposta molto lodevole e sulla quale il PD puó sicuramente convergere.

2 – Reddito di cittadinanza

Una proposta meno assurda di quanto sembri. Se inserita in un quadro di riforma complessiva del welfare state, degli ammortizzatori sociali e calibrate come, ad esempio, la Hartz IV in Germania, potrebbe andare bene. Dubito peró che questa proposta si inserisca in questo quadro. Fatta cosí, come proposta spot, é solo una cavolata. Prevedo anche su questo punto una facile, facilissima, convergenza col PD.

3 – Abolizione dei contributi pubblici ai partiti (retroattivi da queste elezioni)

Proposta lodevole. Qua il M5S dovrá dare battaglia perché i partiti difficilmente molleranno l’osso. A parole e davanti all’elettorato, peró, il PD potrebbe sottoscrivere anche questa.

4 – Abolizione immediata dei finanziamenti diretti e indiretti ai giornali

Proposta lodevole. Eliminare il finanziamento pubblico ai giornali introdurrebbe finalmente il merito e la competizione in un settore che ne ha davvero bisogno. Qua gli interessi costituiti inizierebbero a farsi sentire peró. Il PD non sottoscriverá.

5- Introduzione del referendum propositivo e senza quorum

Proposta lodevole. In particolare l’abolizione del quorum potenzierebbe l’iniziativa democratica dei cittadini. Se si crede nei processi democratici, questa iniziativa é ottima. Il PD sottoscrive.

6- Referendum sulla permanenza nell’euro

Una cazzata cosmica sulla quale il M5S non troverá mai i numeri in Parlamento. Grazie a Dio. Prossima.

7 – Obbligatorietà della discussione di ogni legge di iniziativa popolare in Parlamento con voto palese

Vale lo stesso ragionamento del punto 5. Mette peró sotto scacco i membri stessi del partito. Non credo che il PD sia pronto a sottoscrivere una cosa del genere.

8 – Una sola rete televisiva pubblica, senza pubblicità, indipendente dai partiti

Iniziativa lodevolissima che si traduce in una parziale privatizzazione della RAI. Il PD si opporrá con ogni mezzo possible. Il punto peró va ulteriormente analizzato nelle sue due componenti. La prima é l’assenza di pubblicitá: il canone RAI oggi non basta per tenere in piedi RAI 1. Se la proposta significa che lo Stato dovrá sobbarcarsi le perdite economiche di RAI 1, PESSIMA. Se invece si inserisce il vincolo del pareggio di bilancio per RAI 1 e un tetto al canone RAI, allora potrebbe essere fattibile. La seconda componente é l’indipendenza dalla politica: impossibile. Finché esisterá una dipendenza economica dallo Stato, continuerá ad esistere una dipendenza decisionale. Che in Italia si traduce inevitabilmente in lottizzazione.

9- Elezione diretta dei candidati alla Camera o al Senato

Lodevole. Si tratta di rifare la legge elettorale. Facile convergenza col PD.

10 – Istituzione di un politometro per la verifica di arricchimenti illeciti da parte della classe politica negli ultimi vent’anni

Molto curiosa. Non capisco perché debba farlo lo Stato questo politometro? Non puó farlo un qualche blogger per i fatti suoi o un giornale? Mi sembra uno stupido modo per sprecare i soldi dei contribuenti.

11 – Massimo di due mandati elettivi

Lodevole. PD d’accordo.

12 – Legge sul conflitto di interesse

Lodevole. PD d’accordo.

13 – Misure immediate per il rilancio della piccola e media impresa sul modello francese

Immagino che “sul modello francese” significhi aumentando i sussidi e gli aiuti economici. Un modello estremamente fallimentare per gestire la crisi delle PMI. E’ una proposta piuttosto sciocca. Prevedo quindi amplissime convergenze col PD.

14 – Ripristino dei fondi tagliati alla Sanità e alla Scuola pubblica con tagli alle Grandi Opere Inutili come la Tav

I dati parlano di un’aumento costante della spesa in istruzione e in sanitá. Quindi non si capisce bene quail fondi debbano essere “ripristinati”. La copertura, poi, cioé un taglio agli investimenti in infrastrutture, mi pare abbastanza ridicola. Un’altra proposta sciocca. Forse questa nemmeno Fassina avrá il coraggio di appoggiarla. Vendola ci proverá, ma il PD non approverá.

15 – Informatizzazione e semplificazione dello Stato

Lodevole quanto vuota. Bisogna vedere nella pratica come si deciderá di procedere per semplificare lo Stato. A seconda di quanti interessi costituiti questa semplificazione andrá a toccare, si potrá avere o meno l’appoggio del PD. La mia previsione é che non se ne fará nulla.

16 – Accesso gratuito alla Rete per cittadinanza

Una cavolata populista. Immagino si tratti di distribuire circa 180 euro all’anno per famiglia (povera) in forma di buoni per permettersi un’abbonamento internet. Se le finalitá sono comprarsi il consenso, amen. Se invece sperano di aumentare la diffusione di internet, si sbagliano di grosso. Internet non si diffonde per motive culturali, non perché la gente non ha i soldi per la connessione. Il PD appoggerá.

Quindi, riassumendo, abbiamo circa 10 proposte lodevoli su 16. Numero che potrebbe salire a 12 in funzione del modo in cui le proposte saranno poi formulate. Il consenso del PD si avrá su circa 9 proposte, che potrebbero salire a 10. Le proposte lodevoli e quelle sulle quail si potrebbe avere convergenza del PD sono 8 su 16.

In conclusione, i grillini non sono gli Unni. Alcuni portano idee estremiste che possono essere filtrate dal Parlamento o trovano naturali filtri nella Costituzione. Gli altri possono anche portare idee buone. Un governo PD-grillini é programmaticamente anche abbastanza fattibile. Inoltre, molti sottostimano il trasformismo di cui gli eletti grillini saranno capaci una volta entrati in Parlamento.

Le difficoltá non sono formare un Governo o fare “cose buone”. La difficoltá vera sará parlare di manovre finanziarie coi grillini, sará cercare di passare una finanziaria da 7-8 miliardi di euro in tempo prima che i mercati spediscano lo spread a 500. Insomma il vero banco di prova del governo PD-grillini saranno i temi di finanza pubblica. Lí prevedo un disastro assoluto e il definitive intervento di istituzioni esterne al Paese, come IMF o ECB. Vediamo come vá. E, come si suol dire, speriamo che Dio ce la mandi BONA!

Giovanni Gabriele Vecchio