AGORA
Regia: Alejandro Amenabar
Interpreti: Rachel Weisz, Max Minghella, Oscar Isaac
Fotografia: Xavi Jimenez
Montaggio: Nacho Ruiz Capillas
La storia – Nel 391 dopo Cristo, il mondo pagano viene travolto dal nascere di movimenti religiosi sempre più intolleranti e fanatici. I Parabolani, una violenta setta di cristiani aizzati dal vescovo Cirillo, vogliono mettere a tacere la filosofa Ipazia, colpevole di non aver abbracciato la loro religione.
Tendendo a quel mistero che le religioni hanno la superbia di governare, lo sguardo di Ipazia si spegne sul cielo. E questo la ricambia: grazie ai prodigi del digitale, Amenabar costruisce infatti uno sguardo ultraterreno che si affaccia sulla Storia e sul suo ripetersi nella diversità. I cristiani, da vittime di persecuzioni, assumono rapidamente il ruolo di carnefici (simile al ribaltamento se vogliamo del recentissimo Inglorious Bastards di Quentin).
Una favolosa Rachel Weisz in ogni singolo frame del film, film che seppure pecchi di poche impennate e voti a favore di alcune sequenze noiosine ma sopratutto troppo lente, passa l'esame aiutato dalla direzione registica di un mostro quale Alejandro; tecnicamente la pellicola rasenta la perfezione, ciliegina sull'acropoli le due MEGA zoommate spaziali.