I prodotti dell’agricoltura biologica costituiscono uno dei segmenti di mercato più interessanti e dinamici all’interno del più ampio settore agro-alimentare italiano e ciò è reso ancor più interessante se si considera che la sua espansione sia avvenuta in tempi abbastanza recenti. Infatti, è proprio dai primi anni novanta che si è verificata una crescita senza precedenti nel numero di aziende e delle relative superfici biologiche e in conversione, che ha coinvolto, anche se gradualmente e in tempi diversi, ogni parte del nostro paese. In Puglia, la crescita esponenziale dell’agricoltura biologica nella seconda metà degli anni ‘90 si è arrestata nel 2000 (circa 6.700 operatori e oltre 146.000 ettari coltivati a biologico). Negli anni successivi, è seguita una crisi del settore biologico terminata nel 2004 (figura 2.4.2) quando gli operatori hanno raggiunto un minimo di quasi 3.400 e la superficie coltivata in biologico è di circa 86.600 ettari, proprio in concomitanza della scadenza degli impegni quinquennali assunti dai beneficiari nell’ambito del Programma Agroambientale Regionale 1994-1999. Dal 2005 al 2008, dopo un’iniziale crescita in concomitanza dell’attuazione del PSR 2000-2006, , si è registrata una sostanziale stabilità che vede nel 2011 la presenza di oltre 5.000 operatori e di circa 136.300 ettari. Nel 2009, si è verificata una crescita consistente di operatori (circa 6.300) e di superfici coltivate con il metodo biologico (circa 140.000 ettari). Quanto anzi detto, si può attribuire principalmente alla riapertura dei bandi per l’adesione alla misura 214 - azione 1 “Agricoltura biologica”, del Programma di sviluppo rurale (PSR) 2007-2013 della Regione Puglia. Sulla base dei dati forniti dall’Osservatorio Regionale sull’Agricoltura Biologica della Regione Puglia[1] e del SINAB[2] su dati degli organismi di certificazione, gli operatori biologici pugliesi riferiti al 31 dicembre del 2011 sono 5.081, mentre le superfici investite a coltivazioni condotte con metodi biologici sono pari a 136.330 ettari (indicatore comune correlato agli obiettivi n. 15). Questi valori pongono la Puglia ai primi posti tra le regioni italiane sia se si considera il numero di operatori biologici (10,5%) sia se si prendono in considerazione le superfici biologiche e in conversione (12,4%). Nello specifico, sul territorio regionale è presente il 7,5% dei trasformatori esclusivi italiani di prodotti biologici, un risultato che pone la Puglia al sesto posto in Italia dopo Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Sicilia e Toscana. La SAU in Puglia investita in agricoltura biologica, nel 2011, rappresenta il 9.7% di quella dell’intero settore agricolo pugliese. - Evoluzione delle superfici e degli operatori del biologico in Puglia - 2000-2011
OdC; 2010-2011: SINAB La distribuzione degli operatori biologici pugliesi distinti per tipologia mostra come ben 4.607 sono produttori e produttori-trasformatori (90.7%), mentre i trasformatori sono presenti in numero di 464 (9.1%), e gli importatori sono appena sei. La distribuzione delle superfici biologiche regionali, distinte per tipologie colturali, mostra nel 2011 una prevalenza di quelle investite a olivo (28,9%), seguite da quelle dedicate a cereali (20.8%), poi, le foraggere (13,5%) e i fruttiferi includendo anche agrumi e vite (12,3%). La zootecnia biologica in Puglia, nel 2011, continua a essere di scarsa rappresentatività con appena ventisei aziende zootecniche, che pongono la Regione agli ultimissimi posti. L’acquacoltura pugliese è rappresentata da tre aziende sulle venti a livello nazionale. In base ai dati del VI Censimento agricoltura 2010, la distribuzione delle colture biologiche a livello provinciale evidenzia la supremazia della provincia di Bari con il 34% dell’intera superficie biologica regionale, seguita da Foggia 24%, Taranto 12%, Lecce 11%, BAT 10%, e, infine, Brindisi 8% Distribuzione superficie bio totale in Puglia
[1] Osservatorio Regionale sull’Agricoltura Biologica, promosso dalla Regione Puglia e realizzato con il supporto tecnico dell’Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari, nell’ambito del Programma regionale per lo sviluppo dell’agricoltura biologica in Puglia approvato con Delibera della Giunta Regionale n. 160 del 19/02/2008 (BURP n. 36 del 05/03/2008). [2] Sistema Informativo Nazionale Agricoltura Biologica.