Libri che appaiono e scompaiono nel flusso dei tempi storici come un fiume carsico pieno di significati nascosti, avventure di tipografi e stampatori, vicende complesse di librai che rischiano esistenze e capitali nel nome della parola scritta, biblioteche che, come infiniti scrigni borgesiani, nascondono avventure in cui la vita degli uomini e quella dei libri sono unite in u ’insondabile destino i cui limiti sono sconosciuti perché sconosciuti devono essere. Saggio, romanzo, libro che si fa strumento e strumento che si trasfigura esso stesso in libro, così come si sono trasfigurati tutti i libri che in questo medesimo libro sono contenuti e raccontati. L’alba dei libri è il rapporto ultimo e definitivo che racchiude in sé tutte le anime che vanno a comporre quel misterioso cosmo che vive nel e della insopprimibile volontà che l’umanità, fin dalla sua insondabile comparsa come soggetto portatore della consapevolezza della materia, conduce con sé e verso sé.
Un libro.
L'alba dei libri, di Alessandro Marzo Magno (Garzanti).