WIll scopre la ragione di tutto questo : non c'entra il farmaco che sta testando ( e che può avere largo impiego in farmacologia umana contro la demenza senile e l'Alzheimer) , stava proteggendo semplicemente il suo cucciolo appena nato.
Will se lo porta a casa e continua a sperimentare il farmaco su di lui , oltre che sul padre, ottenendo risultati straordinari che però non possono essere di dominio pubblico.
Cesare, il nome assegnato al piccolo primate, cresce velocemente e soprattutto ha un'intelligenza nettamente superiore a quella della sua specie.
Quando per un incidente ( per difendere il padre di Will ha attaccato una persona) viene rinchiuso in una struttura adibita al ricovero di primati, mostra agli altri le sue qualità e fa assumere loro il farmaco che lui ha preso per tanto tempo.
Lo scopo è di fuggire : la lotta contro gli umani è appena iniziata.
E Cesare dice a Will da che parte sta...
Nel panorama cinematografico hollywoodiano sta prendendo sempre più piede la moda del reboot cioè si riprende una serie di film del passato e la si attualizza riscrivendone parzialmente la storia e aggiornarla ai progressi degli effetti speciali.
Però ci sono reboot e reboot.
Dopo il remake del film del 1968 , operato da Tim Burton nel 2001 ( a dir la verità non esattamente uno dei suoi film migliori), passano altri 10 anni ed è la volta de L'alba del pianeta delle scimmie che tecnicamente riprende la storia del quarto film della serie originale, 1999 - Conquista della Terra riscrivendola e attualizzandola.
Rupert Wyatt , regista semisconosciuto per la prima volta alle prese con un budget importante ( oltre 90 milioni di dollari) gestisce tutto con grande sagacia dimostrando a più riprese di non essere condizionato dalla dovizia di mezzi .
Se Burton aveva preteso attori in carne ed ossa truccati da scimpanzè , Wyatt si affida alla computer grafica e alla tecnica del motion capture ottenendo risultati visivi rimarchevoli.
Anche dal punto di vista sostanziale c'è una grossa variazione di prospettiva: si parte sempre dal sempiterno concetto che la natura debba essere sempre rispettata e che non si deve giocare con essa.
Proprio perchè sono gli uomini a fare questo gioco pericoloso l'empatia dello spettatore va subito verso i primati e non viene scalfita neanche dalla spettacolare lotta finale sul Golden Gate in cui mostrano tutta la loro brutalità seminando morte e distruzione.
Gli uomini sono cattivi e stupidi o al massimo figurine incolori lasciate un po' sullo sfondo ( vedi il personaggio di Will Rodman che evapora di fronte a Cesare ).
L'alba del pianeta delle scimmie è un blockbuster adulto, saettante dal punto di vista cinematografico e che non sacrifica l'intelligenza in nome dell'incasso.
E vien subito voglia di tuffarsi nel seguito uscito poche settimane fa....
PERCHE' SI : reboot intelligente, uso straordinario della computer grafica
PERCHE' NO: personaggi umani piatti e lasciati forse un po' troppo sullo sfondo.
( VOTO : 7,5 / 10 )