Le cose cambiano quando, dopo 5 anni, la malattia di Charles Rodman ritorna in forma più aggressiva e Cesare, questo il nome della scimpanzé, aggredisce un vicino per proteggerlo. Le forze dell'ordine ne ordinano la custodia presso un centro che ospita scimpanzé, orango e gorilla fino a nuovo ordine. Qui Cesare si rende conto delle condizioni di vita a cui sono costretti i suoi simili e decide di ribellarsi.
Intanto Will studia un nuovo farmaco, variante del 112, contro l'alzheimer. E gli effetti non saranno quelli sperati.
Avevano fatto scempio del film originale "Il pianeta delle scimmie" ormai da decenni e mi sembrava brutto continuassero ad infierire creandone un prequel. Poi ho visto il provino (come si diceva ai miei tempi) e mi son detto: "Ma si ci vado al cinema a vederlo, tanto più che ho un biglietto gratis". E non mi sono pentito.
Il film scorre bene. La trama è semplice, causa effetto, e funziona. James Franco ne ha fatta di strada da quando era l'amico di Peter Parker in Spiderman ed ora convince sempre di più. John Lithgow, suo padre nel film, è abile a mostrare i segni della malattia su di se permettendo al pubblico di avvertire il suo disagio nei momenti cupi e la sua felicità in quelli alti. La presenza femminile è Freida Pinto, lei brava, ma del personaggio se ne poteva anche fare a meno. Il parco cattivi è vasto. Più che cattivi però si potrebbero definire gretti ed avidi, ma sempre malvagi restano.
Non nascondiamo che tutti il film si regge sulle prestazioni altamente professionali di una attore che non si vede: Andrew C. G. Serkis. Forse a molti il nome non dirà nulla, ma è colui che ha dato vita a Gollum ne "Il Signore degli Anelli". Lui è un attore specializzato a recitare coperto di sensori per registrare i suoi movimenti e trasporli in CGI per dar vita a personaggi artificiali e qui anima il protagonista: Cesare. La sua prova, che lo vede impegnato da quando Cesare è cucciolo alla sua maturazione, commuove, diverte e rende partecipe chi lo guarda. Lo spettatore si dimentica che dietro a quello finto scimpanzé ci sia lui. Si viene spinti a credere che tutto quello che vediamo sullo schermo sia reale e coinvolge.
Il regista, penso alla sua prima vera prova ad alto budget, si dimostra all'altezza. Ben dirige sia gli attori che le riprese delle vaste riprese di nulla che poi verranno riempite con la computer grafica.
Due osservazioni alla fine si possono fare su questo film:
- E' coinvolgente e merita di essere visto;
- Malfoy è la causa della fine della razza umana come noi la conosciamo.
Titolo originale Rise of the Planet of the Apes
Durata 105 Min
Produzione Twentieth Century Fox Film Corporation, Chernin Entertainment
Distribuzione 20th Century Fox
Paese USA 2011
Genere Fantascienza
Regia Rupert Wyatt
Sceneggiatura Rick Jaffa, Amanda Silver
Soggetto originalePierre Boulle
Personaggi e interpreti
James Franco Will Rodman
Freida Pinto Caroline Aranha
John Lithgow Charles Rodman
Brian Cox John Landon
Tom Felton Dodge Landon
David Oyelowo Steven Jacobs
Tyler Labine Robert Franklin
Jamie Harris Rodney
David Hewlett Hunsiker
Ty Olsson Chief John Hamil
Madison Bell Alice Hunsiker
Makena Joy Alice Hunsiker (ragazza)
Kevin O'Grady Dipendente del Centro per gli Scimpanzé #1
Sean Tyson Dipendente del Centro per gli Scimpanzé #2