Giugno 2010 - L'iniziale autorizzazione prevedeva un insediamento di natura commerciale/direzionale avente una superficie lorda massima realizzabile di 2.750 mq. ed un insediamento a destinazione ricettiva di competenza della società Pinguino s.r.l., avente una superficie massima realizzabile di 1.500 mq..
A costruzione praticamente completata nelle parti strutturali la PINGUINO s.r.l. ha richiesto un ampliamento delle capacità ricettive del nuovo albergo che intende realizzare portandolo a raggiungere 107 posti letto, con conseguente richiesta di aumento di 1.000 mq. della superficie motivando la richiesta con il fatto che le nuove dimensioni portano la struttura alberghiera a qualificarsi come albergo del tipo “business hotel”.
Nella delibera si precisa che: "Tale maggiore capacità edificatoria viene principalmente realizzata nel rispetto della sagoma dell’edificio oggi costruito (fatto salvo il tamponamento vetrato all’ultimo piano per la sala riunioni) con la chiusura delle superfici a logge e terrazze, senza prevedere quindi modificazioni all’ingombro planivolumetrico della costruzione."
La delibera si dilunga poi in bizantinismi urbanistici per giustificare l'opportunità del provvedimento non trascurando di rilevare il positivo impatto dell'iniziativa nella creazione di occasioni locali di lavoro e fissa in €. 165.000 il beneficio per le casse comunali da utilizzarsi per interventi urbanizzativi per il miglioramento della viabilità e in €. 20.000,00 un contributo per la "sponsorizzazione a iniziative attinenti alle manifestazioni culturali del Comune di Fidenza (stagione teatrale, mostre, spettacoli musicali, ecc….)".
Come sia possibile che in una costruzione già fatta per una superficie utile di 1.500 mq. si possa arrivare senza modificarne la sagoma ad un aumento a 2.500 mq. è cosa che va oltre le normali possibilità di comprensione, a meno che la delibera non sia che un atto puramente burocratico mentre dal punto di vista architettonico tutto era già predisposto e preventivato.
Tutte bene quel che finisce bene, ma finirà veramente così o interverranno altri ripensamenti e la destinazione diventerà un'altra cosa come avvenuto nei Nuovi Terragli? O come è avvenuto ne quartiere I Gigliati in cui il progettato albergo non si farà, o come nel nuovo grattacielo di Via Marconi che viene spinto per un'analoga destinazione?
Dopo che in cinquant'anni abbiamo visto il venir meno di strutture recettive e vediamo con sospetto la ristrutturazione dell'albergo Due Spade sorprende il vedere tutto questo interesse per proporre nuovi alberghi che poi non vengono realizzati.
Personalmente penso che nel caso Pinguino ci siano elementi che fanno sperare nel buon fine dell'iniziativa in quanto esiste la necessità di una struttura di quel tipo. Restano comunque confermati i dubbi circa la serietà con cui procede la gestione urbanistica della città completamente subordinata alle scelte ed ai cambiamenti di scelta dei privati. Pubblicato da jet a 23.44