Santa Montefiore vive a Londra con il marito scrittore Simon Sebag-Montefiore e i due figli. Nel 1998 si è convertita alla religione ebraica. Fin da quando frequentava il liceo ha scritto storie d’amore usando i maschi più belli della scuola come personaggi dei suoi romanzi. Oggi i suoi libri, ambientati sia in Inghilterra che in località esotiche, sono tradotti in tutto il mondo. Per Sonzogno ha pubblicato L’albero degli amanti perduti (2001).
Sito: http://www.santamontefiore.co.uk/
Autore: Santa Montefiore
Edito da: Sonzogno
Prezzo: 6,00 €
Genere: Romanzo, Narrativa & Letteratura
Pagine: 501 p.
Voto:
Trama: Sofia cresce in una grande famiglia nel mezzo della pampa argentina, fra partite di polo e privilegi. Orgogliosa e testarda, è adorata da tutti, ma lei stravede solo per i cugini: Maria, la sua migliore amica, e Santiago, di cui è perdutamente innamorata. Ma quando Sofia e Santiago diventano amanti, la famiglia non può più tollerare la relazione proibita e spedisce la ragazza in Europa, dove Sofia piano piano si ricostruisce una nuova vita. Finché un avvenimento drammatico non la riconduce nell’amata Argentina dall’uomo che non ha mai davvero dimenticato.
Recensione
di Lirit
“E’ strano come si possa amare qualcuno per tutta la vita. Come, a prescindere dalla distanza e dal tempo, si possa serbare in eterno un ricordo nel cuore… Ma ci sono cose che non muoiono mai: si assopiscono solo per un po’.”
“Non sono tornata perché se non potevo avere Santi non volevo avere neanche l’Argentina, qui non c’era niente per me.”
“Voglio cavalcare anche io sulle immense soleggiate pampas argentine! Voglio anche io una stalla piena di cavalli purosangue e voglio vivere anche io una storia d’amore tanto travolgente come questa!“. Sono questi i primi pensieri che ti vengono in mente quando si legge e ci si perde tra le pagine di questo coinvolgente romanzo. Un romanzo a tratti difficile se si pensa che narra di una passione proibita tra due cugini.
In questo scenario di vita argentino, tra una nuotata in piscina e una partita di polo, conosciamo i protagonisti della storia, Santiago e Sofia, che si giureranno amore eterno un pomeriggio piovoso in un casolare abbandonato, un riparo provvisorio che però diventerà il loro luogo segreto, il rifugio al quale poter fuggire e nascondere il loro grande amore incestuoso, lottando contro i propri familiari che cercheranno in tutti i modi di separarli.
Il loro sarà un amore impossibile che neanche i desideri affidati all’albero dell’ombù possono esaudire, tranne uno, forse, quello espresso da Sofia in una notte stellata: ” Fa che Santi s’innamori di me”. Il desiderio si avvererà, ma sarà un amore travagliato, solitario, fatto di pochissimi ma bellissimi ricordi. I giovanissimi protagonisti sfideranno le convenzioni, ma anche mossi dal più nobile dei sentimenti, comunque non riusciranno a coronare il loro sogno d’amore e vivranno per sempre di rimpianti e di momenti rubati.
Santi sarà un ragazzo del tutto inconsapevole di quello che Sofia passerà, non riceverà mai le lettere che Sofia gli manda, anche se la ragazza gli scrive tutti i giorni, e non perché le lettere vengono smarrite, ma perché la sorella di Santi, Maria, in preda alla gelosia, non consegnerà mai le lettere al fratello, segnandolo profondamente nell’animo, soffrirà, piangerà e nonostante tutto andrà avanti con la sua vita, matrimonio e figli compresi.
C’è una scena che tocca profondamente e fa riflettere, se si pensa che è una scelta fatta da migliaia di adolescenti di tutti il mondo, ragazze cresciute troppo in fretta, senza essere consapevoli che certe scelte portano a tristi conseguenze, a volte: è la scelta da parte di Sofia di abbandonare il bambino avuto con Santi
Lo stile risulta essere davvero coinvolgente, fatto di giuste descrizioni sia oggettive che soggettive, bei dialoghi fluenti e toccanti anche se devo ammettere di non aver condiviso alcune scelte che l’autrice fa fare ai suoi protagonisti. Ma questa è la mia modesta opinione. Santa Montefiore riesce con la sua scrittura a trascinarti tra le pagine, a farti vivere quasi in simbiosi con i protagonisti, tanta è la sua capacità a trascrivere storie coinvolgenti.