Ed eccoci giunti alla rappresentazione di un’altra opera della stagione al Teatro Lirico di Cagliari: L’Amico Fritz di Pietro Mascagni.
Questa sera infatti la Prova generale sarà aperta al pubblico. Potrete ammirare una scenografia realizzata completamente dai nostri scenografi, falegnami, sarti , fabbri. Ho visto con i miei occhi realizzare a mano metri e metri di prato in fiore dalle sarte, ma anche pezzo su pezzo delle case che si vedono in scena. In particolare sono rimasta colpita da un grande albero di ciliegio che, a colpo d’occhio può sembrare vero.
E’ davvero fantastico! Anche questo è un elemento che ho visto nascere nei laboratori dell’attrezzeria. Vi invito ad osservarlo con attenzione. Sappiate che ogni particolare è stato messo su con grande pazienza, ramo su ramo, foglia su foglia, dai tecnici-artisti del nostro meraviglioso teatro cagliaritano. Pietro Rais è uno di loro e qui di seguito ci descrive come è nato questo lavoro.
La scenografia, come tante altre attività del teatro, necessita del lavoro di parecchie persone e della collaborazione di diversi reparti, ad esempio, nella realizzazione del ciliegio dell’Amico Fritz, la struttura in ferro e alluminio è stata realizzata dal laboratorio dei fabbri partendo dai disegni tecnici dell’ufficio allestimenti scenici; falegnami e macchinisti hanno realizzato la pedana su ruote (carro) e lo hanno assemblato in palcoscenico mentre la parte scenografica, ( ovvero: incollare alla struttura metallica blocchi di polistirolo appositamente tagliati e scanalati, scolpire e allisciare il polistirolo, realizzare la corteccia con l’utilizzo di schiume poliuretaniche e calchi in gomma siliconica, innestare e incollare centinaia di rami di fiori artificiali e infine dare il colore di fondo e poi tutti gli altri passaggi di colore fino ad ottenere l’effetto realistico suggerito da fotografie dal vero, più gli ultimi ritocchi ad assemblaggio avvenuto) tutto questo lavoro, che viene spesso riassunto col terribile termine “scenografare”, dicevamo, è stato fatto dagli “attrezzisti/scenografi”.“Attrezzisti” in quanto tale è la qualifica scritta sul contratto col quale veniamo assunti di volta in volta;“scenografi” perché in realtà il lavoro che spesso svolgiamo è quello di scenografi realizzatori, scultori, decoratori e pittori di scena, come appunto nel caso del suddetto ciliegio…
E ancora “scenografi” perché tutti noi proveniamo da almeno dieci anni di studi artistici ( liceo/istituto d’arte + accademia o altra qualifica universitaria o parauniversitaria + svariati anni di esperienza nel settore. Per il sottoscritto, a solo esempio, sono oramai più di venti.
Eppure non saprei dire quanti si sono accorti che negli ultimi anni i “nuovi allestimenti” del Teatro lirico di Cagliari vengono realizzati interamente nei laboratori del teatro e dai suoi tecnici e non, come accadeva in passato, commissionati in tutta o buona parte a laboratori scenografici privati di Roma o dintorni, questo forse anche grazie alla crisi, quella iniziata coi tagli al FUS dei primi governi Berlusconi, che ha consigliato di rivedere le politiche di produzione e trovare all’interno del teatro mezzi e risorse per continuare l’attività, così ad esempio sono stati realizzati gli allestimenti di Elisir, Nabucco, eccetera, fino ad arrivare all’attuale Amico Fritz e, speriamo, al prossimo Shardana...
Tutto questo non per semplice captatio benevolentiae, certo complimenti e ammirazione fanno piacere a chiunque e, anche se la nostra vera soddisfazione è veder in scena il nostro lavoro che contribuisce al pari di quello di tutti gli altri reparti del teatro a tenere viva l’opera lirica, siamo molto orgogliosi di esserci guadagnati la stima degli scenografi dei quali abbiamo realizzato i progetti ( Maurizio Balò, Graziano Gregori, Tiziano Santi, ecc..). Perché anche noi “attrezzisti/scenografi”abbiamo la fortuna di fare il lavoro che amiamo fare, e ci piace al punto che accettiamo di farlo in e a condizioni troppo spesso non ottimali.
Sabato 29 giugno alle 21 (turno A) va in scena il terzo appuntamento della Stagione lirica e di balletto 2013 del Teatro Lirico di Cagliari: L’amico Fritz di Pietro Mascagni (Livorno, 1863 – Roma, 1945), su libretto di P. Suardon (pseudonimo di Nicola Daspuro), tratto dal romanzo L’ami Fritz di Émile Erckmann e Pierre-Alexandre Chatrian. La deliziosa commedia in tre atti vuol essere un omaggio al centocinquantesimo anniversario della nascita del compositore livornese ed è rappresentata in un nuovo allestimento del Teatro Lirico di Cagliari.
Il regista friulano Primo Antonio Petris, insieme alla scenografa Greta Podestà, al costumista cagliaritano Marco Nateri ed al lighting designer Giovanni Pollini, firmano un allestimento scenico giovane e fresco, dai colori chiari e naturali, in un’atmosfera atemporale e mai edulcorata.
La direzione musicale è, invece, affidata a Fabrizio Maria Carminati, apprezzato direttore d’orchestra e specialista del repertorio verista, che dirige l’Orchestra e il Coro del Teatro Lirico. Il maestro del coro è Marco Faelli.
Protagonisti dell’opera sono giovani ed, in alcuni casi, affermati cantanti che si alternano nelle recite quali: Maria Alejandres (29, 30, 2, 5)/Cristina Giannelli (3, 6) (Suzel); Enea Scala (29, 30, 2, 5)/Gabriele Mangione (3, 6) (Fritz Kobus); Silvia Beltrami (29, 2, 5)/Silvia Regazzo (30, 3, 6) (Beppe); Mark Steven Doss (29, 30, 2, 5)/Francesco Verna (3, 6) (David); Ziyan Atfeh (Hanezò); Stefano Consolini (Federico); Barbara Crisponi (Caterina).