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L’Albero della Vita. Un omaggio alla natura e alla cultura italiana

Creato il 17 febbraio 2014 da Alchimag
L’Albero della Vita. Un omaggio alla natura e alla cultura italiana
"L'albero della Vita", progetto Padiglione Expo di Benedetta Tagliabue, secondo classificato
L’Albero della Vita. Un omaggio alla natura e alla cultura italiana
"L'albero della Vita", progetto Padiglione Expo di Benedetta Tagliabue, secondo classificato
L’Albero della Vita. Un omaggio alla natura e alla cultura italiana
"L'albero della Vita", progetto Padiglione Expo di Benedetta Tagliabue, secondo classificato
L’Albero della Vita. Un omaggio alla natura e alla cultura italiana
"L'albero della Vita", progetto Padiglione Expo di Benedetta Tagliabue, secondo classificato
L’Albero della Vita. Un omaggio alla natura e alla cultura italiana
"L'albero della Vita", progetto Padiglione Expo di Benedetta Tagliabue, secondo classificato
L’Albero della Vita. Un omaggio alla natura e alla cultura italiana
"L'albero della Vita", progetto Padiglione Expo di Benedetta Tagliabue, secondo classificato
L’Albero della Vita. Un omaggio alla natura e alla cultura italiana
"L'albero della Vita", progetto Padiglione Expo di Benedetta Tagliabue, secondo classificato
L’Albero della Vita. Un omaggio alla natura e alla cultura italiana
"L'albero della Vita", progetto Padiglione Expo di Benedetta Tagliabue, secondo classificato
racconto architettonicoPadiglione Italia di Expo 2015progetto vincitore,

L’albero della Vita” porta la firma dell’architetto Benedetta Tagliabue e lo studio EMBT. È un omaggio alla sostenibilità e all’Italia. Le facciate del padiglione ricordano i filari di cipressi e di pioppi, uniti attraverso le aperture tra le foglie; mentre la cupola centrale, con la sua struttura intrecciata, verrà periodicamente riempito di alberi, calato dall’alto in una sorta di “performance acrobatica di vegetazione”.

La cupola del padiglione rappresenta un albergo “di energia e sostenibilità”, annuncia ai visitatori l’area espositiva e con un sistema di celle fotovoltaiche fornisce energia all’edificio, alimenta il sistema di ventilazione all’interno e il progetto illuminotecnico.

Questo lavoro è un omaggio all’albero e alla natura, al paesaggio italiano, e insieme all’arte: la cupola riecheggia lo spenderle architettonico delle città italiane. E guarda oltre: “La cupola racconta la storia dello splendore d’Italia, ma rappresenta anche la possibilità della costruzione di cupole per il futuro. Continuando il percorso forgiato dall’inventore e ingegnere Buckminster Fuller, sperimentiamo le cupole come strutture sostenibili. Strutture che, oltre ad essere belle, utilizzano materiali minimali volti ad ottimizzare la grande facilità di costruzione”.

I padiglioni infatti possono essere smontati, trasportati e rimontati facilmente per essere utilizzati in luoghi diversi in giro per l’Italia, rafforzando così il tema dell’Expo e della sostenibilità.  “Sono utili per esempio per arricchire le nostre città di spazi comuni in un modo semplice ed economico attraverso l’uso di materiali naturali”.

La facciata del palazzo è realizzata da piastrelle di ceramica italiana la cui geometria ricorda il caleidoscopio. A una visione più dettagliata, però, scopriranno essere formata da forme e immagini dei prodotti italiani. “La facciata parlerà da sé, ma in momenti specifici avrà la capacità di comunicare attraverso immagini tridimensionali: un sistema completamente nuovo di tubi di plastica, riempiti con acqua, consentirà la proiezione di immagini.

(G.L.R.)


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