L'aldilà ...e tu vivrai nel terrore! - The beyond

Creato il 05 maggio 2011 da Robydick
1981, Lucio Fulci.
E' considerato da molti il capolavoro horror di Fulci. Chi sono questi molti? Gente che ama il genere quando è rappresentazione senza mezzi termini delle paure umane, spettacolare e splatter quanto basta Più un Qualcosa. Pochi preamboli, nessun retro-significato e tanta sostanza. Io Sono tra quei molti, e fan dichiarato del regista da tempo. Non so se è Il, me ne mancano ancora parecchi da vedere per usare il determinativo, ma "L'aldilà" è sicuramente Un Capolavoro, in assoluto e non solo di Fulci, su questo non ho dubbi.
Un albergo in Louisiana viene ereditato da una giovane donna di New York (e già qua chi si ricorda che la Louisiana era una colonia francese, che assorbì molti tra bianchi e neri transfughi dalle rivolte nei Caraibi francesi di fine '700, comincia a pensare alla magia nera, voodoo, zombie e compagnia terrifica). Quest'albergo pare essere una delle 7 porte della Terra per accedere all'inferno secondo il libro "Eibon". Negli anni '20 fu teatro di un omicidio particolarmente violento nei confronti di un uomo, una specie di stregone, lo spirito del quale però pervade ancora l'edificio, nel quale cominciano ad avvenire incidenti e sparizioni già il primo giorno dei lavori di ristrutturazione. Una ragazza cieca apparsa come dal nulla metterà in guardia la newyorkese, invitandola ad abbandonare il progetto, ma questa rifiuterà e quando cambierà idea ormai sarà troppo tardi...
Perfetto il titolo, alla luce anche del dantesco finale, nonostante sembri studiato a puro effetto sensazionalistico. Prima del finale sconcertante, dove non sai più se ad essere descritto è il regno dei vivi o quello dei morti, un intero film di terrore puro in un crescendo continuo. Quel "vivrai" sembra rivolto allo spettatore, che prima d'iniziare la visione sarebbe bene si preparasse "spiritualmente". Il resto lo racconto coi numerosi frame.
Olimpo dell'horror. Film con poche chiacchiere e tanto spettacolo e sostanza, non voglio essere da meno.
Sconsiglio la visione agli animi sensibili, sia del film che di quanto segue.

incipit "in seppia" per anticare. quelle bande con le torce, vedersele arrivare incontro, non doveva essere piacevole ai tempi


colpo tagliente di catena. i trucchi in "L'aldilà" sono di qualità stratosferica! 


com'è tipico di Lucio Fulci, queste scene sono riprese passo-passo. quel chiodo lo vediamo puntato e, martellata dopo martellata, penetrare nel braccio.


dopo la, giustamente mitica, scena di cavatura dell'occhio in "Zombie 2" Fulci si ripete, quasi a voler dar piacere ai suoi fan, e in "L'aldilà" ce ne saranno ben 2!! questa è la prima, con un dito zombesco in piena azione.


un ponte infinito che pare non portare da nessuna parte, e la ragazza cieca, col cane.
scena tutta fantastica, per qualità ed inventiva


un medico ha un cadavere vecchio di decenni in obitorio e... gli attacca un monitor, giustamente, putacaso si metta a battere il cuore! 


c'è del liquido che cade a deturpare quel viso di donna...


bei musetti!


la crocifissione dell'incipit viene sempre mostrata dal "vivo". propongo questa alternativa "dal morto"


e questo che ci fa qua? Michele Mirabella ha fatto un po' di apparizioni nel cinema.
sotto diventerà cibo per ragni.


scena formidabile!
un pasto a base di carne umana per ragni, enormi.
colpisce per i suoni, gommosi per le bestiacce, di lacerazione per i brandelli di corpo tranciati.


scena che meritava ben più di un frame.


3 frame di ragnazzi da concorso di mister universo. mi applaudo da solo: grazie all'horror ho fatto i primi passi per superare l'aracnofobia che ho da quando sono bambino. è la verità. quando è cominciata questa scena ho avuto uno scossone infatti, poi però me la sono goduta alla grandissima.


altro bel musetto, autore della seconda cavatura d'occhio, vedi sotto


geniale e chirurgica, di difficile attuazione: chiodo che penetra dalla nuca...


... e che fuoriesce dall'cchio. 


sbranatura da parte di cane



ma chi si vede! i simpatici zombie, il culmine, il mondo diventa dei morti.


colpito dall'esplosione di una vetrata



Nulla da dire davvero sulle splendide musiche di Fabio Frizzi, ottime. Io però sui titoli di coda ho interrotto e mi sono sparato questo "dolcissimo" pezzo, molto affine al tema del film, per decantare l'eccesso di endorfine.

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