Lo studio, che si intitola “Teorema della diffusione del gossip e della conduttanza del grafo” (lo trovate qui) ha stabilito che una notizia distribuita in Rete in modo del tutto informale può dilagare a velocità impensabili e raggiungere l’intero Web in pochissimi secondi.
È accaduto ad esempio quando l’Agenzia delle Entrate ha messo online le dichiarazioni dei redditi degli italiani: in pochi minuti il sito dell’ente è stato preso d’assalto e i server si sono bloccati.
A chi interessa? A marketer, pubblicitari e mass mediologi sicuramente, ma provate a pensare quanto sia importante la diffusione delle notizie in moltissimi settori, come la borsa i cui titoli vanno in rialzo o in ribasso come effetto dei “rumors”, cioè delle voci che circolano su una determinata azienda.
Non è che sto 2.0 sia solo la versione moderna di ciò che una volta avveniva sotto il casco del parrucchiere?