L’alimento che…

Da Bangorn @MarcoBangoSiena

Questo sabato faccio un piccolo call to action. Vediamo se funziona o se rimarrà una cosa tra me e pochi intimi, o come al solito si disperderà lungo la strada dei social.

È già capitato in passato di parlare dei piatti preferiti e di quelli che evitiamo volentieri. Stamattina, guardando la dispensa, ho pensato a quale alimento o piatto non potrei rinunciare o che in tempi di carestia deciderei di mettere come base della mia alimentazione.

Facciamo un esempio. Diciamo che la crisi arrivi a peggiorare o ci sia un evento che faccia crollare ancor di più il nostro standard di vita abituale. Dobbiamo insomma fare molta economia e soppesare bene cosa comprare e cosa no.
Giocoforza, viene esclusa la pizza da questo nuovo stile di vita, troppo costosa (eh sì, non è proprio l’alimento più economico al giorno d’oggi. Paradossale, vero?) per sopperire ai vostri bisogni per giorni interi.

Io piazzerei del riso in dispensa. Lo si può magiare bollito, con le verdure, con la carne e al posto del pane. Nell’immaginario post-atomico capita di vederlo come alimento*. Questo è la mia scelta.

Ma voi, cosa scegliereste?

Beota…

*Qualcuno ha detto Kenshiro? Eh sì, peccato che quel beota sparga i chicchi su una tomba in cima a una collina. Voglio vedere come sono cresciute le pianticelle…