L'allarme dei pediatri: "Famiglie in crisi, i bimbi mangiano prodotti di scarsa qualità"

Da Piccolocuoco @piccolocuoco
Investire sul futuro dei bambini, partendo da diversi fattori tra i quali la buona alimentazione, l'educazione alimentare di grandi e piccini, il sostegno alla maternità, l'attenzione alle esigenze degli adolescenti.

Sono diversi glui obiettivi che si pone il progetto Regaliamo il futuro, presentato la scorsa settimana a Roma e che vede in campo diversi soggetti tra i quali la Società italiana di pediatria preventiva e sociale e la Federazione nazionale medici pediatri.
Si tratta di un grande progetto di salute globale per mamma e papà che mira a tutelare bambini e adolescenti.
Nell'ambito dell'iniziativa che toccherà diversi ambiti con progetti specifici sui territori, grande attenzione viene data al tema dell'alimentazione con 'Mangiare bene conviene' e 'Nutrire il sapere'.
Nel primo caso si tratterà di promuovere le tradizioni alimentari e il consumo di prodotti locali per combattere l'obesità, intervenendo sull'educazione alimentare dallo svezzamento fino alla maggiore età.
Nel secondo, più attenzione è rivolta ai genitori e alla mancanza di abitudine a leggere le etichette di quello che si acquista: si vuole promuovere il consumo consapevole.
Durante la presentazione del progetto gli specialisti hanno lanciato l'allarme, ricordando che la crisi non risparmia nemmeno i bambini, tra le principali vittime della congiuntura economica negativa del nostro paese.

Meno i servizi dedicati ai piccoli, con meno posti negli asili, e scarse risorse investite dalle famiglie per tempo libero e sana alimentazione. Alessandro Ballestrazzi, presidente della Federazione italiana dei medici pediatri (Fimp), non ha fatto sconti: "Come professionisti vediamo le cose in un'ottica di cure e prevenzione, che ovviamente è importantissima, dimenticandoci tutto il resto - spiega -. La crisi sta incidendo sui consumi delle famiglie. Nel mio ambulatorio vedo che la gente tende a risparmiare, scegliendo prodotti alimentari più scadenti. I bambini invece hanno bisogno di prodotti di qualità dato che si trovano nella fase della crescita. Ho anche notato che si va meno al cinema, si consuma meno cultura e anche questo ha ripercussioni su di loro".

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