Buongiorno e ben arrivati su “Giardinoweb” da Andrea ,oggi avrei intenzione di trattare una pianta veramente bella e ricca di pregi l’alloro.L’ alloro è un alberello o meglio albero sempreverde, facile da individuare in questa stagione con il suo fogliame denso tra la vegetazione spoglia. Lo riconosciamo per l’aspetto rigoglioso e da vicino per le foglie verde intenso, lucide, appuntite, sottili e dure al tatto. Per essere certi di aver trovato la pianta giusta spezziamo una foglia e subito se ne libererà l’inconfondibile aroma. Osserviamo anche il tronco: è scuro,quasi nero, mentre il colore dei giovani rami richiama quello delle foglie. In autunno porta i suoi frutti, similia piccole olive, dalla polpa carnosa che avvolge un unico seme; a maturazione diventano neri e cadono: ancora adesso possiamo trovarli per terra attorno alla pianta ,se non sono coperti dalla neve che stanotte è caduta abbondantemente .
Pianta robusta ma docile
La forma naturale dell’alloro è simile a quella di un cono, anche se la pianta tende a vegetare più verso la punta, allargandosi e allungandosi nella parte superiore. L’alloro sopporta bene le potature anche delle mani meno esperte, perciò può assumere varie forme.In questo periodo natalizio lo troviamo in vendita a forma di cono o di alberello.In entrambi i casi è molto decorativo: ha il tronco robusto, diritto e la chioma densa e globosa. Se vogliamo mantenere la forma data dal vivaista è semplice: basta spuntare i nuovi getti che escono dalla chioma.L’alloro è tra le piante che meglio si adattano a vivere in vaso. Non costringiamolo però in contenitori troppo stretti e lasciamogli a disposizione almeno 50 litri di terriccio. Le dimensioni del vaso dipendono comunque da quelle della pianta. E’ una pianta che sopporta molto bene i rinvasi, perciò appena acquistata, trapiantiamola subito in un contenitore leggermente più grande e cambiamo vaso ogni anno fino al raggiungimento della misura desiderata. La pianta ha una chioma molto folta, perciò l’acqua piovana non sempre riesce a raggiungere il terreno del vaso. Perciò non trascuriamo le annaffiature e diamo acqua quando il terriccio è secco: in inverno le annaffiature devono essere rade, circa ogni 15 giorni, mentre in estate possono essere quasi quotidiane. Evitiamo di lasciare l’acqua nel sottovaso, perché è sempre molto dannosa, anche se l’alloro sopporta i ristagni meglio di altre piante. In inverno aggiungiamo del terriccio fresco nei vasi, misto a una modesta dose di stallatico. In questo modo proteggeremo le radici dal freddo e prepareremo un buon nutrimento per il risveglio della pianta.
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In medicina e in cucina
Di questa pianta si usano le foglie e le bacche, nelle quali le proprietà medicinali sono potenziate, tanto che possono essere velenose.
Le foglie si possono raccogliere tutto l'anno ma il periodo migliore per la raccolta a fini erboristici è la primavera, quando germogliano. Hanno molteplici virtù, tra cui quelle di essere: toniche, stimolanti, digestive, sudorifere, antisettiche, espettoranti. L'infuso aiuta la digestione, risolve l'eccesso di gas gastrici e intestinali,attenua i dolori mestruali. Inoltre cura raffreddori,bronchiti, asma, influenza. Dalla pianta si ottiene un olio essenziale molto efficace per i disturbi nervosi, come paralisi e convulsioni. Qualche goccia di olio essenziale diluito in alcool e aggiunto all'acqua del bagno distende e rinvigorisce. Dalle bacche si ottiene un unguento burroso per attenuare i reumatismi. In cucina usiamo le foglie per aromatizzare carne e pesce. Possiamo raccoglierle di volta in volta, ma si conservano abbastanza a lungo se essiccate. à una procedura molto semplice: lasciamo le fronde recise all'ombra e, quando saranno abbastanza secche da spezzarsi tra le dita, separiamole dai rami e conserviamole in barattoli di vetro al buio. Al momento dell'utilizzo spezziamole per liberarne l'inconfondibile aroma. Posseggo un bell'esemplare di alloro in giardino di 18 anni circa e stamattina è fantastico ricoperto da una coltre leggera di neve, un saluto affettuoso da :