L’alluvione di fango a borghetto : due grandi onde hanno spazzato via tutto.

Creato il 28 ottobre 2011 da Madyur
Non è stata una frana, ma una bomba d’acqua.
Il Vara a Borghetto ha fatto danni. Dall’argine che si affaccia su via IV novembre sono schizzate schegge pesanti tonnellate che volavano addosso a case come proiettili di obici. Chi era nel paese lo racconta come di uno schianto. Un tronco ha concluso la sua corsa contro il tabaccaio del paese.

Le case di Borghetto sembrano come fossero state bombardate. Il fango è arrivato dappertutto. Borgetto Vara è un paesino di 971 abitanti , diviso in due dall’Aurelia e adagiato sul fondovalle dove confluiscono il fiume Vara e torrente Pogliaschina. I due corsi d’acqua hanno cominciato ad esondare , prima pochi getti , poi l’unica cascata scesa lungo la via che costeggia l’argine.
La gente scappava , i tronchi viaggiavano nei corsi d’acqua e sbattevano contro il ponte. L’acqua saliva e saliva. Un abitante del  borgo  racconta che era come aprire una bottiglia d’acqua minerale dopo averla agitata. Tutto scorreva nelle strade del paese , il fiume è entrato anche nelle case.
Le lastre di marmo della fabbrica del paese sono sparse ovunque , sembrano lapidi nel fango. Il ponte principale è reso invisibile dal muro di alberi , quello dopo è una stradina di precario equilibrio. Gli scorrimano sono in terra, la forza dell’acqua ha reciso l’acciaio. Il parcheggio  in Largo Carlo Bragone è un museo delle auto, quelle che non sono scivolate via hanno posizione strane. si sono unite in surreali figure.
Il pianterreno del municipio è un cortile, prima era un ufficio. Le pareti bagnate raggiungono trenta centimetri. Un auto del comune si è fiondata all’interno e ora pende da una ringhiera.
Ora il borgo se la prende con chi fa storie sulla pulizia del fiume , mettendo vincoli e paletti.Anche se l’alluvione del 1948 fece tanti morti e dopo quella del 1966 ci volle un mese per ripulire il paese.
I morti hanno un nome. Un uomo che cercava la figlia, due anziani che cercavano di ritornare a casa. La chiesa di San Carlo è invasa dal liquame, arrivando oltre i tre gradini dell’altare.

Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :