Non ascoltò ragioni. Fu uno scandalo. Il villaggio era contro di lui.
"Si è fatto abbindolare da Miriàm, gli ha rifilato chissà che storia e lui se l'è bevuta."
"Iosef è un ingenuo."
"Iosef non è un uomo."
"Iosef ha infranto la legge."
"Non ha neanche fatto ricorso alla legge delle gelosie. Poteva almeno farle bere l'acqua amara davanti al sacerdote."
"E perché? Non è geloso, se la tiene così, piena di un altro."
"Ma sì, non è dei nostri, non è un galileo, è uno della stirpe di Giuda, è un betlemmita. Se ne tornasse là con la sua adultera e il bastardo."
Grandinavano insulti sulle sue spalle. Si stava facendo lapidare al posto mio. E io non potevo stargli vicino, baciargli le mani, farlo sorridere, perché sorrideva sempre al mio sorriso.
Erri de Luca, In nome della madre, Milano, Feltrinelli, 2006-2011, pp. 27, 28.