Una premessa, capisco la necessità da parte del sindaco, che è anche Responsabile Ufficio tecnico del Cepim; che è anche assessore in Provincia, che è anche capofila dell'Assemblea dei soci di Asp, la struttura pubblica che gestisce le " case protette", che sarà anche il prossimo Presidente delle Terre Verdiane .... e che si trova nella fase più aggressiva del dibattito politico, avendo all'ordine del giorno questioni come quelle della cooperativa Di Vittorio o il futuro della gestione delle case protette (ASP), e capisco la necessità di parlare d'altro, anche di torte.
E allora parliamone. E' da apprezzare l'impegno ma manca d'originalità; basta fare una ricerca in google e di "torta del pellegrino" son piene le vie, dalla Francigena a quella di Santiago de Compostela.
Capisco di meno che l'idea, partita dall'assessore con delega al commercio, venga supportata dall'Ascom e gestita in esclusiva da operatori commerciali apertamente schierati in campagna elettorale con il Pd e, ciliegina sulla torta, che il tutto finisca in gloria con il coinvolgimento del Vescovo a fare da sponsor.
Ultima questione: "l'antica ricetta risale al 1611" titola la Gazzetta, poi, leggendo l'articolo si parla del 1612...
Altro che torte! Anni terribili quelli. Governava il Ducato Ranuccio Farnese, figlio di Alessandro, l'eroe delle Fiandre, e di Maria di Braganza.
Nel 1611, Ranuccio fece arrestare molti nobili piacentini e parmensi con l'accusa di cospirazione contro la sua persona; tramite la tortura le confessioni arrivarono; ai nobili, oltre la confisca dei beni, il boia tagliò il collo, i plebei coinvolti nel complotto invece furono impiccati. Era il maggio del 1612...
Buona giornata.
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