Mentre l'informazione da edicola sembra privilegiare il ruolo di sussidiaria di un qualche potentato politico-economico, ad otto mesi dall'elezione di Massari sindaco, al di là del bene e del male, il campo dove più evidente appare l'equivalenza tra accumulo di potere e inefficienza è proprio quello del sindaco.
Fateci caso, a parte l'erba tagliata anche a febbraio, notizie fondamentali per l'interesse di tutti passano in second'ordine nei confronti di insignificanti vicende marginali e poi oramai non si contano gli errori di questa amministrazione, con verbali, determine, delibere e decreti sbagliati, ritirati e modificati.
Ultimo episodio, di questi giorni, riguarda il provvedimento di nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione dell'Azienda servizi alla persona (Asp) dove, a detta delle minoranze in Consiglio comunale, paiono sussistere palesi violazioni di norme e principi che regolano l'autonomia delle Aziende pubbliche dei servizi e il Codice Etico di Avviso Pubblico, a partire dal conflitto di interessi in cui ricadrebbero almeno due nuovi consiglieri e forse anche l'attuale sindaco.
Questi fatti hanno determinato le minoranze in Consiglio comunale nell'attrezzarsi per vagliare criticamente dati e procedure, decodificare immagini e informazioni mantenendo vivo il senso di responsabilità e, quando occorre, prendere le distanze dalla miope tirannia del presente.
Ci sarà pure un giudice a Berlino, diceva il mugnaio di Potsdam che nella seconda metà del ’700, opponendosi al sopruso di un nobile, si rivolgeva a tutte le corti di giustizia germaniche per avere “giustizia”, fino ad arrivare a Federico il Grande.
Buona giornata.
(cp)
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