Un romanzo apparentemente semplice che a tratti desidera richiamare la struttura di un saggio, L’Amalassunta riporta la vita del pittore Lancini, conosciuto ai più proprio per quella Amalassunta, viaggiando attraverso nomi più noti, come il Modigliani, la storia della Seconda Guerra Mondiale, e il presente.
Descrizioni particolari e oserei definirle nostalgiche, non solo per mostrare a chi legge ogni aspetto, dal colore al suono, ma anche per sottolineare l’accurata ricerca di ogni singola parola. Come se l’autore volesse catturare l’attenzione del lettore grazie a finestre capaci di portarci dal presente al passato per incorniciare dettagli, e di aprirsi solo in cospetto di spettatori degni.
Se da un lato ho amato particolarmente l’accuratezza del romanzo, dall’altro devo ammettere che i salti temporali e i continui passaggi dalla prima alla terza persona rendono difficile la lettura del testo, difficile ma non impossibile. Dal presente al passato, i passaggi sono così veloci e a tratti inaspettati da lasciare confusione, i brani dedicati al pittore scomparso sembrano arrivare attraverso un passaggio onirico, come fantasmi si materializzano, come fantasmi a volte parlano, espongono le loro ragioni, e infine svaniscono.
Un merito su tutti va dato a Brandimarte: il suo romanzo porta l’arte italiana, quella meno conosciuta, meno acclamata, nelle case di tutti, può piacere o meno, ma è parte della nostra storia e per questo merita l’attenzione spesso deviata e conquistata dai grandi nomi.
Licini guarda il foglio dove ha disegnato, la catena montuosa è riassunta in una linea discontinua che lo attraversa da lato a lato con singhiozzi nervosi. Questo è il confine della terra, pensa, l’ultima linea prima del cielo – e scrive un appunto per ricordarsene.
Si appoggia allo schienale della sedia, si stropiccia gli occhi e guarda i riflessi della luce sul piano della scrivania. Alcune macchie di colore sporcano la lastra di vetro che protegge la superficie, ne gratta una con l’unghia. Da sotto, dalla piccola piazza, sente un suono di passi strascicati, e poi il cigolare della porta sui cardini. Si sentono i versi degli uccelli e il loro svolazzare. La sua casa e le altre vicine sono silenziose, pensa a sua mogli uscita con la borsa della spesa e agli uomini assopiti sulla sedia del pranzo: è una domenica pomeriggio d’inizio primavera e non si sente una voce.
Titolo: L’Amalassunta
Autore: Pier Franco Brandimarte
Anno: 2015
Editore: Giunti
Prezzo: Euro 14,00